Orlando deve guarire per aiutare i cristiani contro i pagani; viene incaricato Astolfo che incontra San Giovanni che lo accompagna sulla luna dove tutte le cose (immateriali) che perdiamo vanno a finire. Il senno è ciò che è più diffuso sulla luna: Astolfo prende sia il senno di Orlando sia il suo.
Descrive una luna simile alla terra ma diversa (altri fiumi, altri monti, ecc.). San Giovanni lo accompagna nel luogo delle cose perse: si perdono sia per la fortuna, sia per nostra colpa. Ariosto qui sottolinea il passaggio con una similitudine: il tempo sulla terra è come un tarlo che consuma la fama acquisita (poichè è un qualcosa di immateriale concessa dagli altri).
Vede gonfie vesciche che rappresentano gli antichi re; i doni inutili; delle ghirlande che sono le adulazioni; le cicale scoppiate sono i poeti che lodano troppo i signori (che esplodono figurativamente per il troppo cantare le lodi ai nobili); artigli sono le autorità concesse; rovine di città sono trattati violati; piatti di minestra rovesciati sono le eredità ai poveri; solo la pazzia ci teniamo sulla terra. Vi è inoltre un monte enorme che è formato dalle ampolle del senno; Astolfo riannusa la sua e ritrova il senno.
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mi dite per piacere la similitudine tra il tempo e il tarlo,e perchè orlando ha scelto la cicale scoppiate ?per quale motivo?
RispondiEliminaTutto riguarda "astolfo sulla luna".