Social network

Segui gli aggiornamenti sulla pagina ufficiale di Facebook  

venerdì 2 dicembre 2011

Elsa Morante: la felicità nella società moderna

Elsa Morante
Il mondo salvato dai ragazzini (1968)
C'è una vena di particolare polemica nei confronti della società. Il libro è organizzato in modo strano: storie teatrali, poesie, racconti.
I Felici Pochi e gli Infelici Molti (F.P. - I.M.)
La felicità non esiste e quindi se qualcuno è felice appare strano e quindi molte volte viene perseguitato. Pone alcuni nomi come esempio: Spinoza, Gramsci, Giordano Bruno, Mozart, Giovanna d'arco, Giovanni Bellini, Platone, Rembrandt. Essere felici vuol dire essere emarginati, esclusi dalla società. La condizione felice non si basa sui desideri o sui fini delle azioni ma è completamente libera; gli altri sono in una condizione di servilismo che è odiosa. Per i felici non ha senso trovare un senso della vita poiché il finalismo è una sovrastruttura posta dalla società.

Nessun commento:

Posta un commento