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domenica 18 dicembre 2011

Il romanzo gotico: Mary Shelley, Frankenstein

Si può considerare il punto di partenza dell'odierno genere horror.
 

Mary Shelley: Frankenstein, ovvero il Prometeo moderno
Leggenda vuole che il romanzo sia nato da un incontro di letterati che si sfidano a costruire una storia gotica.
Frankenstein è uno scienziato affascinato dal mistero della vita e decide di provare a fabbricare una creatura vivente. Ci riesce ma prende paura e scappa; la creatura erra per le terre e dopo varie peripezie reincontra il suo creatore sul Monte Bianco. La creatura accusa Frankenstein di averlo abbandonato al suo destino di solitudine che lo ha reso ostile e demonico. Frankenstein dopo un po' accetta di ascoltarlo. La creatura all'inizio non capisce perché gli umani lo evitino e cerchino di fargli male; questo comportamento lo porterà a corrispondere l'atteggiamento negativo. L'autrice spiega il suo apprendimento della lingua attraverso l'artificio: la creatura aveva imparato a leggere e parlare stando vicino ad una capanna dove un giovane stava insegnando la sua lingua ad una giovane turca; in questa capanna abitava anche un vecchio cieco a cui la creatura cerca di presentarsi e incomincia una conversazione; tornato a casa il giovane (vedente) questo cerca di ucciderlo è la creatura scappa. La vendetta della creatura si avvia con l'uccisione del nipote di Frankenstein. La creatura gli propone di fare una sua compagna che possa essere di compagnia; lo scienziato all'inizio accetta ma in seguito ha dei rimorsi e non completa il patto. Frankenstein abbandona il mostro e si sposa ma la creatura ritorna e gli ammazza la moglie. C'è un inseguimento sui ghiacci polari che culmina con la morte di Frankenstein e un monologo della creatura.

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