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venerdì 30 settembre 2011

Leopardi: il piacere che non si può avere

  • La questione del tempo è importante per Leopardi; afferma che nessuno ha mai provato veramente la felicità o il piacere, semplicemente si afferma di averlo provato in passato o di essere sicuri che se le condizioni lo permetteranno lo si potrà provare in futuro. Secondo Leopardi però queste sono tutte illusioni e nessuno ha mai provato il vero piacere. Questa annotazione verrà ripresa poi nelle operette morali.

Operette morali, Dialogo tra venditore di almanacchi e passeggere
I due parlano del più e del meno ma un po' per volta la discussione si porta verso l'argomento della felicità in rapporto con il tempo inesorabile. L'uomo non riesce riconoscere la felicità nel presente: la speriamo nel futuro o la ricordiamo nel passato, (quest'ultimo secondo Leopardi molto più raro poiché la vita è depressione infelice).

  • Contrasto tra la realtà e la nostra immaginazione del bene. Lui chiede a molte persone se accetterebbero di rifare la loro vita: il risultato pare essere sempre negativo. L'illusione ci fa piazzare la felicità dove non possiamo afferrarla: è un trucco per sopravvivere in questo mondo. È una forma minore di illusione.

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