Francesco Guicciardini
Autore quasi coetaneo di Machiavelli; appartiene ad una famiglia nobile fiorentina. Collabora molto con lo Stato della Chiesa fino al 1527 (sacco di Roma), poi si ritira a Firenze e si dedica alla scrittura. Scrive la "Storia d'Italia" (dalla discesa di Carlo VIII al sacco di Roma) ma in particolare scrive i "Ricordi" (che non sono memorie ma consigli, pareri che i consiglieri davano ai re quando erano consultati). Per Guicciardini non si può definire un ideale perchè le cose mutano e la fortuna ha una grossa influenza nella vita politica; bisogna essere capaci di fare la scelta giusta nelle varie situazioni. Nel libro "Ricordi" i vari suggerimenti non hanno un filo conduttore tematico. E' un trattatista che nega i trattati.
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