Il passero solitario
Si inaugura lo stile idilliaco: c'è una riflessione molto articolata e anche abbastanza seria. A Leopardi non importano le regole della poesia: costruisce rime banali, scrive parole che usa solo lui per l'effetto sonoro, mescola i linguaggi (da quello alto della poesia a quello parlato). Il passero in questione non è quello comune che non sa cantare, questo è quasi un usignolo. Usa immagini simboliche anche molto banali che però nell'insieme assumono un significato molto profondo. Il verso 8 è una citazione da Ariosto. Il passero solitario è in disparte mentre gli altri festeggiano: chiaro paragone alla vita di Leopardi. Giacomo quasi fugge dalla vita senza sapere perché. La gioventù umana compaesana di Leopardi si diverte come gli uccelli vicino al passero. Il passero quando starà per morire non rimpiangerà ciò che ha fatto poiché lo ha fatto seguendo un istinto; Giacomo invece si chiede cosa farà lui vicino alla morte poiché lui aveva una scelta. La parte finale è un distaccamento dal paragone che ha percorso tutta la prima parte dell'opera.
Nessun commento:
Posta un commento