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mercoledì 2 febbraio 2011
L'Orlando furioso - Canto 1 bis
Angelica sta scappando, arriva in una radura e si riposa; dopo un po' arriva Sacripante che si lamenta di non poter aver Angelica. Alla dama viene in mente di usarlo come scorta per poi mollarlo quando non gli sarebbe più servito.
Analisi: le prime 2 ottave descrivono un locus amaenus ( nel poema questi sono simili tra loro ); in questo momento arriva Sacripante con l'armatura ( nel poema tutti i cavalieri indossano sempre l'armatura ) e sospira i suoi lamenti che renderebbero clemente una tigre e il suo petto sembra un vulcano; la vergine è come la rosa che appassisce per gli altri quando uno la coglie. Il Cavaliere continua a dire che lei si è concessa già ad altri e lui si lamenta per nulla; preferirebbe uccidersi. A questo punto interviene la fortuna poiché Angelica ha sentito i suoi lamenti ma non ne ha pietà ( fredda come una colonna ) e pensa subito come approfittare dell'occasione poiché è inseguita dagli altri cavalieri ( che hanno pensieri più pratici ); naturalmente non ha la minima idea di ricompensarlo. Lo rassicura che Orlando non l'ha toccata (Ariosto commenta che non è verosimile) e Sacripante attraverso l'amore, ci crede. Il cavaliere allora pensa come cogliere l'occasione persa da Orlando.
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