Il teatro
Nel medioevo questa forma di rappresentazione si interrompe quasi completamente; i giullari ad esempio trasmettevano la tradizione teatrale; la tipologia teatrale si può individuare anche in Cielo d'Alcamo in Rosa Fresca Aulentissima. Traccia del teatro si può trovare nell'ambiente ecclesiastico con le rappresentazioni degli eventi biblici.
Nel Rinascimento alcuni letterati riprendono il teatro dell'età classica soprattutto riprendono le commedie ( Plauto, Terenzio ); il pubblico però è cambiato poiché è più colto. Vengono rappresentate anche le novelle di Boccaccio; inoltre anche Machiavelli scrive commedie in un periodo in cui il teatro è già maturo.
Nel 600 vengono costruiti i primi teatri stabili. Da sottolineare anche il teatro dialettale delle varie regioni. I teatri vengono costruiti prevedendo anche la presenza di un'orchestra. Con il 600 nasce la commedia dell'arte in cui non c'è un testo ma ci sono gli attori che decidono cosa rappresentare prima dello spettacolo e improvvisano sul palco. Con il tempo questo tipo di teatro alla fine si standardizza. A metà del 1700 Carlo Goldoni riforma il teatro e lo fa ritornare un fatto letterario.
Con il cristianesimo il teatro scomparve poichè rappresentava vizi, emozioni forti, mali e si lavorava con il corpo, l'attore inoltre fingeva e tutto questo era visto come peccato.
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