Teatro rinascimentale
Nella prima fase gli spettacoli sono recitati in latino; poi in una seconda fase vengono tradotti in volgare. Con il 1500 gli autori cominciano a scrivere rappresentazioni (da ricordare alcuni scritti di Ariosto). Con il passare del tempo si sviluppano le novelle (Boccaccio ma anche Machiavelli). La Mandragola può essere un interessante esempio poiché si nota lo stile di Machiavelli ma in chiave comica.
La mandragola
Messer Nicia si sposa con Lucrezia (bella donna). Arriva Callimaco che vuole conquistare Lucrezia con l'aiuto del servo (schema tipico di Plauto). Nicia non riesce ad avere figli e Ligurio (il servo) e presenta sotto false sembianze di medico il padrone Callimaco: la diagnosi è che Lucrezia deve prendere un infuso di una particolare erba (La mandragola).
Nel primo atto si presenta la situazione; nel secondo e terzo c'è lo sviluppo; nel quarto c'è un capovolgimento della situazione; nel quinto atto c'è un epilogo che ripresenta i personaggi alla fine delle azioni. Questo è lo schema tipico di una commedia.
Nicia è pieno di sé ma è stupido come una capra tibetana; l'azione si svolge nell'arco di una giornata circa (regola dell'unità: di luogo di tempo, ... teorizzata già da Aristotele).
Ligurio mette in atto il piano andando a corrompere il frate confessore di Lucrezia. Cerca di vedere se il frate (Timoteo) è corruttibile ponendogli un problema peggiore. Provata la sua corruttibilità gli racconterà la vera storia. A questo punto entrerà in scena anche la madre di Lucrezia che aiuterà gli altri nel piano diabolico.
Timoteo in questa scena con motivazioni non proprio da religioso cerca di convincere Lucrezia: bisogna preferire un bene certo ad un male incerto; inoltre il peccato è solo in presenza della volontà.
Callimaco è riuscito nel suo piano, anzi ha ottenuto molto di più. Callimaco ora è diventato amico di famiglia del messer Nicia e avrà molte più occasioni per stare con Lucrezia.
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