Armonia (Schiller)
Nel mondo classico uomo-natura sono unità; ora questa unità è perduta, è possibile tornare all'unità? Si va verso un'unità più matura della precedente che era ingenua; la nostra esperienza negativa ci porta ad un'unità sentimentale. È un'unità mediata, consapevole, cercata, voluta; il poeta romantico non sarà più ingenuo come quello greco. La teoria dell'armonia di Schiller è un'anticipazione di una forma dialettica. L'infanzia è il rapporto ingenuo con la natura; "Lettere sull'educazione estetica". Antichi: istinto selvaggio; moderni: istinto barbaro; contemporanei: istinto ludico. Il selvaggio ha un rapporto ingenuo, il barbaro usa la ragione e così sbaglia; bisogna trovare un compromesso tra queste due parti, una mediazione tra la forma (tipica dei barbari illuministi che usano la ragione) e il contenuto (tipico dei "selvaggi" dell'antichità): l'istinto ludico è disinteressato. Holderlin è positivo nel fatto di ritrovare il divino nella natura. Per Schiller invece il divino è perso per sempre.
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