Introduzione linea ferroviaria (espansione urbana)
Prima del 1800 la città europea ha delle matrici di sviluppo di tipo centrifugo che possono espandersi a 360° occupando tutto il territorio. Le linee di espansione sono dettate da fattori economici e territoriali.
La linea ferroviaria viene introdotta nei vari paesi europei tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900 e passa in maniera tangenziale nelle periferie delle varie città. Diventa così un limite e l'espansione della città esistente diventa limitata. Si crea anche un'interfaccia tra la città e la linea ferroviaria: nella parte libera la città si organizza con un modello di espansione completamente diverso, basato sulla costruzione di strade con caratteristiche gerarchiche partendo dal viale della Stazione.
Nuove norme igienico sanitarie
Nel corso del 1800 si cambia il rapporto tra gli edifici perché molto spesso nelle città vengono innalzati piani su edifici esistenti per l'aumento demografico. Le conseguenze riguardano la mancata illuminazione dei piani bassi e la conseguente presenza di umidità costante che favoriva l'insorgere di malattie all'epoca mortali.
Le nuove costruzioni prevedono uno schema completamente diverso da quelle esistenti: la proiezione dell'altezza dell'edificio sulla strada dava il limite per la costruzione dell'edificio adiacente. Inoltre l'aumentata sezione stradale permetteva la costruzione di marciapiedi per separare i vari tipi di circolazione d'aria. Grazie ai marciapiedi è possibile realizzare i sotto servizi che trasformano la città.
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