Rivolte nella Confederazione germanica
Nel 17 marzo 1848 scoppia la rivolta a Berlino e il re concede un'assemblea costituente che pochi mesi dopo però è sciolta con l'uso dell'esercito. Nel dicembre di quell'anno Il re concede una costituzione con suffragio universale maschile. Quando la rivoluzione si calmò viene introdotta la legge delle tre classi a seconda delle tasse che si pagavano, in base a ciò si decideva il numero dei rappresentanti vanificando con ciò il suffragio universale maschile.
Nel 17 marzo 1848 scoppia la rivolta a Berlino e il re concede un'assemblea costituente che pochi mesi dopo però è sciolta con l'uso dell'esercito. Nel dicembre di quell'anno Il re concede una costituzione con suffragio universale maschile. Quando la rivoluzione si calmò viene introdotta la legge delle tre classi a seconda delle tasse che si pagavano, in base a ciò si decideva il numero dei rappresentanti vanificando con ciò il suffragio universale maschile.
Dal maggio del 1848 viene formato un parlamento a Francoforte eletto a suffragio universale maschile (tutti popoli di lingua tedesca) che affronta il problema dell'unità nazionale politica. Ci sono tre correnti principali; unità grande tedesca: promette uno Stato federale guidato dagli Asburgo con anche l'Austria; unità piccola tedesca: unità federale senza l'Austria guidata dalla Prussia; grande Austria: federazione guidata dall'Austria che comprende tutti i popoli anche non tedeschi dell'impero. La linea vincente è quella della piccola Germania e viene proposta la corona al re di Prussia che rifiuta perché non voleva il potere concesso dal basso. Dal Parlamento escono i rappresentanti della Prussia, dell'Austria e i moderati. Rimasti i repubblicani e i democratici si spostano a Stoccarda; quest'ultima assemblea viene sciolta nel 1849 dalle truppe di Wittenberg.
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