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giovedì 13 settembre 2012

Kierkegaard: Introduzione a pensiero e opere

Kierkegaard ha avuto una vita travagliata condizionata dalla sua filosofia timorosa delle scelte. Compie gli studi in seminario ma non diventa pastore; si fidanza ma lascia la sua promessa sposa appena prima del matrimonio; non sceglie un'occupazione per la sua vita. Vive sempre in un punto morto (punto zero) nel momento di scegliere. Kierkegaard critica con forza il razionalismo di Hegel e viene definito come "anti hegeliano irrazionalistico religioso": è un esempio di fideismo. Kierkegaard crede perchè è assurdo, paradossale; l'esistenzialismo del 1900 riprenderà i suoi pensieri. Scrive in danese, che non è una lingua filosofica; questo sarà motivo di discussioni su ciò che voleva veramente esprimere con la sua filosofia. Scrive di un castigo disceso sulla sua famiglia che dovrebbe essere il tradimento del padre con una serva. Segue le lezioni di Schelling; importante è il tema dell'ironia. Scrive in modo non metodico; la sua opera "aut-aut" è significativa poichè Hegel faceva sintesi mentre lui parla di scelta (o ciò oppure altro) senza un reale superamento, ma attraverso un salto. Diversifica l'angoscia dalla paura e questa dalla disperazione. 


Opere: Aut-Aut; Diario di un seduttore; Timore e tremore (differenza tra questi termini: il tremore è ciò che si prova difronte a Dio); Briciole filosofiche; Il concetto dell'angoscia; La malattia mortale; L'esercizio del cristianesimo.

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