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sabato 22 ottobre 2011

Introduzione al Post-Impressionismo: padre delle avanguardie

Post-Impressionismo (1880-1900 circa)
Introduzione
  • Questa denominazione rappresenta un momento storico artistico che raggruppa movimenti eterogenei tra di loro.
  • Comune tra i vari movimenti è la reazione alla caratteristica della pittura impressionista che voleva arrivare a fotografie oggettive di momenti precisi: tutto questo non approfondiva la dinamica soggettiva della percezione visiva dei singoli colori.
  • Esistono rapporti con il simbolismo in letteratura che voleva evocare stati d'animo complessi attraverso immagini sintetiche con alto valore simbolico. Tutto questo è l'esatto contrario delle lunghe analisi seriali degli impressionisti e rappresenta una premessa fondamentale per le avanguardie storiche d'inizio 900.

Innovazioni della vita nelle città

Circolazione automobilistica
  • L'incremento del numero delle auto. Agli inizi della produzione automobilistica l'incremento annuale del numero di automobili era contenuto e non costituiva un problema. Successivamente l'incremento divenne ingestibile per le sezioni stradali derivanti dal periodo precedente.
  • Schema vario discontinuo. Il traffico in questo schema è rappresentato da segmenti con velocità variabile e di difficile controllo: l'incremento di auto ha messo in crisi questo modello.
  • Schema vario continuo. Con la costruzione delle rogatorie collegate tra di loro il flusso di traffico diventa costante seppur con velocità limitata: questo modello sopporta meglio l'incremento di auto.
Quartieri operai
Le industrie sorgevano in prossimità di corsi d'acqua per la necessità di grandi quantità di energia idroelettrica: la distanza con i centri storici delle città rappresentava un problema per il capitalista in quanto diminuiva la produttività del singolo operaio. L'imprenditore quindi risolve questo problema costruendo quartieri operai in prossimità delle fabbriche azzerando il tempo di trasporto. I quartieri però non erano dotati di servizi di nessun tipo con i problemi che ne derivavano (in molti di questi posti si verificheranno rivolte popolari).

Il Risorgimento: conclusione prima guerra d'indipendenza

Seconda fase delle rivolte del 1848: 20-24/03/1849
Il Piemonte riprende le ostilità con l'Austria con il governo guidato da Rattazzi: ciò che avviene è una guerra lampo con una sconfitta immediata subita dai piemontesi. Questo provoca l'abdicazione di Carlo Alberto in favore di Vittorio Emanuele II che firma l'armistizio di Vignale con il generale Radetzky, poiché le truppe austriache erano in territorio piemontese; con la pace di Milano si sistema la situazione delle truppe austriache (che ancora soggiornavano nei territori piemontesi) riportando i confini a prima della guerra lampo di marzo e della sconfitta di Novara.
Le 10 giornate di Brescia nel marzo del 1849 sono un altro esempio di rivolta in cui la città resistette con coraggio ma alla fine dovette soccombere ai bombardamenti austriaci. Restano da sistemare le repubbliche: movimento controrivoluzionario in cui l'Austria occupa le Marche e inizia l'offensiva contro Firenze e Roma. Ferdinando II Borbone bombarda Messina e Palermo e si riprende la Sicilia. Il papa chiede aiuto e Francia, Austria e Spagna arrivano e sistemano le cose nello Stato della Chiesa (Napoleone III interviene poiché ha bisogno dell'appoggio del clero per continuare a governare in Francia): i francesi da quel momento difendono lo Stato Pontificio da eventuali attacchi. Garibaldi riesce a sbaragliare un corpo delle armate francesi sul Gianicolo ma con la caduta della Repubblica è costretto a fuggire e scappare a Venezia (in questo viaggio morirà sua moglie) per aiutare anche lì i rivoltosi. Venezia viene bombardata e con l'aggiunta di un'epidemia di colera riesce a resistere non più di 5 mesi; il 5 agosto l'Ungheria perde la guerra con gli Asburgo (Venezia puntava molto sull'aiuto ungherese contro l'impero asburgico); il 26 agosto quindi capitola anche Venezia: Manin, Tommaseo, Pepe vanno in esilio. Dopo questo periodo di rivolte vengono ritirate tutte le carte costituzionali concesse tranne lo statuto Albertino nel regno di Sardegna.

Fallimenti
Divisioni tra democratici, liberali e socialisti; emarginazione dei contadini nei moti, egoismo delle nazionalità (soprattutto nell'impero asburgico); la Francia inoltre non aiuta le nazioni che cercavano una rivolta poiché invece che evolvere democraticamente involve e ritorna lentamente verso un potere centralizzato.
Meriti
Queste rivolte hanno il merito di aver creato una maggiore coscienza nazionale civile; hanno concluso l'epoca del legittimissimo del potere; hanno evidenziato una crisi dei principati in Europa che però non hanno ancora ceduto il potere: non si ha ancora l'Europa dei popoli ma ancora quella dei principi.

Il Risorgimento: le prime repubbliche democratiche

Le forze moderate sono sconfitte: riprendono le iniziative democratiche. Viene rifondata una Repubblica a Venezia da parte di Manin. A Roma e Firenze sorgono dei triumvirati, il Papa è costretto alla fuga a Gaeta sotto protezione borbonica. A Roma il triunvirato è formato da Mazzini, Armellini e Saffi: Mazzini scrive una costituzione romana molto democratica: è un successo popolare soprattutto per la confisca e divisione dei terreni clericali tra i contadini. Quest'esperienza dura fino al 1849 quando in aiuto del papa arriveranno francesi e austriaci. In Toscana il triumvirato è formato da Montanelli, Guerrazzi, Mazzoni che pensavano di costruire un'unica Repubblica con Roma ma i conflitti tra i tre portarono alla dittatura di Guerrazzi. La Sicilia anch'essa riesce a separarsi e a costituire una Repubblica a se stante staccata dai Borboni.

Il Risorgimento: la prima guerra d'indipendenza

1848 in Italia
Prima rivolta a Venezia il 17 marzo con Manin e Tommaseo (il primo è un avvocato appena uscito di prigione il secondo un poeta) che dichiarano la Repubblica di San Marco. Il 18 marzo insorge Milano con Cattaneo in testa: viene costituito un governo provvisorio e Radetzky ritira le sue truppe entro il quadrilatero; le rivolte si allargano anche a Parma e Modena dove i ducati vengono cancellati. In questi due anni (1848-1849) ci sono due fasi principali della rivolta: la prima dal 23 marzo al 9 agosto 1848 e la seconda dal 20 marzo al 24 marzo 1849; nella prima del 1848 si possono individuare altre due fasi: quella in cui il Piemonte è alleato con i Borboni, Leopoldo di Lorena e il Papa contro gli austriaci (fase federalista) e la seconda in cui il Piemonte rimane da solo (fase sabauda). Il Papa nella prima parte è in una situazione ambigua poiché attacca gli Asburgo che erano cattolici. Carlo Alberto è pressato dai liberalisti, dalle mire espansionistiche della casa Savoia e dalla paura di rivolte nel proprio regno: quindi per accontentare tutti attacca l'impero asburgico per riconquistare la regione del Lombardo-Veneto. Cattaneo è contrario all'aiuto piemontese perché quel regno è più retrogrado dell'impero asburgico, i Mazziniani invece vogliono quest'intervento per liberarsi in tanto dell'Austria. Gli alleati del Piemonte incominciano ad avere dubbi a partire da Pio IX, poi si stacca Leopoldo e alla fine Ferdinando di Borbone. Rimasto solo il Piemonte con un gruppo consistente di volontari (in particolare studenti toscani famosi per le battaglie di Curtatone e Montanara) riescono ad ottenere vittorie a Goito e Peschiera. Con la sconfitta di Custoza però il Piemonte è in ginocchio e richiede l'armistizio
agli Asburgo firmato per conto di Carlo Alberto dal capo di stato maggiore a Salasco.

Il biennio prima del Risorgimento

Situazione in Italia prima del 1848
Viene concesso uno statuto dal regno delle due Sicilie e dal papa Pio IX succeduto a Gregorio XVI che aveva inveito nella enciclica "Mirari Vos" contro i cattolici liberali. Il nuovo papa resta al potere dal 1846 al 1878 ed è protagonista di molti eventi del Risorgimento italiano. Anche Leopoldo di Lorena in Toscana concede uno statuto come Carlo Alberto. Periodo degli statuti: verranno tutti ritirati dopo il 1849 tranne quello Albertino. Vengono definite carte ottriate (=concesse): sistemi costituzionali puri, non parlamentari: il governo risponde al re non al Parlamento. Durante il governo Cavour, la prassi però porterà ad un sistema parlamentare. Statuto Albertino: è una carta breve e flessibile (oggi la costituzione italiana è lunga e rigida): prevede due camere, quella dei deputati a suffragio ristretto, il Senato ha nomina regia; il re delegava i tre poteri: il monarca sceglie i ministri (il presidente del consiglio non è capo del governo, è un controllore dei ministri), il re nomina i magistrati, è capo delle forze armate, presiede alla politica estera.
Lo statuto di Pio IX è simile ma più limitativo: gli organi ecclesiastici hanno più controllo nell'economia, nell'apparato legislativo e nella politica estera. Ciò che è in comune a tutti questi statuti è che in poco tempo si passa da monarchia assoluta a costituzionale.

I federalisti democratici nel risorgimento

Cattaneo: direttore della rivista "Il Politecnico", favorevole al liberismo doganale; vuole conciliare una cultura umanistica a quella scientifica. È figlio dell'illuminismo milanese; è certamente un positivista. Il rinnovamento politico deve partire dal progresso civile: repubbliche fondate sull'uguaglianza (lontano sia dalle idee di Mazzini che da quelle dei neo guelfi). Identità regionale da difendere: l'età dei comuni medievale è stato il momento migliore per l'Italia. È protagonista delle cinque giornate di Milano come capo della rivolta.

Ferrari: esule in Francia, critico nei confronti di Gioberti. Ha in comune l'idea federalista di Cattaneo ma Ferrari sarà socialista. Ferrari è convinto che la Francia dovrebbe intervenire per aiutare la rivoluzione italiana.

venerdì 21 ottobre 2011

Introduzione ad Andrea Zanzotto: Filò

Andrea Zanzotto
Nel primo periodo è influenzato dalle principali avanguardie; dopo gli anni '50 compie un'approfondita ricerca sul linguaggio. In questo periodo è molto influenzato da uno psicologo deviato francese Jacques Lacan che collega il linguaggio all'inconscio. Negli anni '70 scrive una trilogia (Il galateo in bosco, Fosfeni, Idioma) per poi fermarsi fino agli anni '90 dove riprende l'aspetto del paesaggio devastato.

Filò
Nasce da una richiesta di Fellini per un film su Casanova. Doveva sceneggiare la prima scena in cui veniva quasi deificata una colossale testa di donna nel canale grande e in un'altra scena un passaggio con una gigantessa. Zanzotto scrive dei testi in dialetto veneziano (inventato); questo lavoro risveglia la sua passione per il dialetto, soprattutto per quello del Piave.
Il cinema ci crea un immaginario, uno artificiale; riempie il cervello di sogni non naturali, ce ne dà di plastica; nelle sue moviole ci condiziona. Ogni tanto però il cinema sembra un fiato di Dei, anche se bastardo; coloro che riescono a fare questo cinema sono molto pochi. Fellini è uno di questi e quando ha invitato Zanzotto, quest'ultimo ha riscoperto l'ardore del suo antico parlare; le scene presentategli da Fellini sono state rivelatrici. Sente una certa paura a parlare in dialetto perché sua lingua materna, sembra quasi timoroso. La terza parte inizia con un riferimento al terremoto in Friuli; si chiede cosa abbia la terra, aveva già sentito piccole scosse ma erano un segno della vita della terra. Se veniva di notte quasi mai la terra aveva assassinato gli uomini; ma ora non è più così. La forza che nel trevigiano muove appena, distrugge e schiaccia nel friulano. Zanzotto passa ad un riferimento con la ginestra di Leopardi: la natura fa ciò che deve succedere; le linee di forza sono in Zanzotto le "striche de forzha". La natura ogni tanto ci distrugge ma il più delle volte ci aiuta nella nostra vita. Gli uomini si combattono mentre dovrebbero unirsi e combattere la natura con amore, è una madre da maledire e amare. Abbiamo distrutto la terra per l'avidità di pochi; il Vajont ha fatto più morti del terremoto del Friuli. Viene ripresa l'immagine iniziale della grande testa (nella scena pensata da Fellini). L'umanità dovrebbe aiutarsi almeno un po'. Questo testo può essere paragonato ai sepolcri di Foscolo (con la finale esaltazione della poesia). Parla del dialetto che ormai "l'è desmenteghà" (dimenticato), gli uomini che lo parlavano non ci sono più; lo si sente parlare solo da giuste bocche (coloro che lo parlano al mercato), il poeta si è allontanato troppo dalla sua antica lingua pur stando "qua" (nel trevigiano). Il dialetto dovrà resistere, deve resistere; gli uccelli che imparano il dialetto a forza di sentirlo sono in paragone con i passeri del Passero solitario di Leopardi.

mercoledì 19 ottobre 2011

Quesiti interrogazioni fisica: elettrostatica (4), elettrodinamica

  • Cosa si intende per dipolo elettrico? Si intende un sistema di 2 cariche puntiforme con ugual carica in modulo.
  • Conosco un legame fra potenziale elettrico e campo elettrico? Si, V=Er.
  • Conosco un legame fra potenziale elettrico ed energia potenziale elettrostatica? Si, V=U/q.
  • Conosco un legame fra lavoro delle forze elettriche e potenziale elettrico? Si, L=-qΔV.
  • Perchè non ho bisogno di fare alcun calcolo per determinare il lavoro delle forze elettriche su di una carica q che segue un percorso chiuso? Poichè le forze che agiscono sono conservative e quindi se il percorso è chiuso il lavoro sarà nullo.
  • Conosco il valore della costante dielettrica del vuoto? ε0=8,85*10-12 C2/Nm2.
  • Conosco il valore della costante di interazione elettrostatica nel vuoto? K0=9*109 Nm2/C2
  • Conosco il valore della carica elettronica? e-=1,6*10-19 C.
  • Sono in grado di definire la capacità elettrica di un conduttore? Si, è il rapporto tra la carica e il potenziale e si misura in Farad (F).
  • Quale formula mi permette il calcolo della capacità di un condensatore piano? C=ε0S/d.
  • Cosa significa affermare che la capacità è una proprietà dipendente dalla geometria del conduttore (o del condensatore)? La capacità è dipendente dalla geometria del conduttore o del condensatore poichè la disposizione della carica dipende dall'oggetto e il potenziale è inversamente proporzionale alla distanza.

Quesiti interrogazioni fisica: elettrostatica (3)

  • Come posso giustificare il fatto che la superficie di un conduttore carico in equilibrio elettrostatico è una superficie equipotenziale? Tutti i punti di un conduttore (interni o sulla superficie) sono con potenziale elettrico costante e quindi la sua superficie sarà equipotenziale.
  • In quali circostanze si può utilizzare la relazione E=σ/ε0? La formula si può utilizzare all'esterno dei conduttori, tra 2 armature con cariche opposte uguali oppure all'esterno del sistema di 2 armature con cariche uguali.
  • Il fatto che il flusso del campo elettrico attraverso una superficie chiusa sia nullo implica necessariamente che non vi siano cariche elettriche all'interno? No, Il flusso del campo elettrico è il rapporto tra la somma algebrica delle cariche racchiuse e la costante dielettrica del vuoto, quindi se la somma algebrica è zero anche il flusso sarà nullo (possono esserci più cariche con valori opposti di carica).
  • Di che materiale è fatta una superficie di Gauss? Di nulla, è una superficie immaginaria che costruiamo per fini analitici.
  • Qual è la geometria delle superfici equipotenziali associate al campo elettrico di una carica puntiforme? Le varie superfici sono delle sfere concentriche; il centro comune è la carica puntiforme.
  • Qual è la geometria delle superfici equipotenziali associate al campo elettrico di una sfera metallica cava? Le varie superfici sono delle sfere concentriche; il centro comune è la carica puntiforme.
  • Dove posso trovare una regione dello spazio in cui il potenziale elettrico è costante? Il potenziale elettrico è costante in un conduttore, all'interno di una sfera carica, sulle superfici equipotenziali di una carica.
  • Dove posso trovare una regione dello spazio in cui il campo elettrico è costante? Il campo elettrico è costante in una superficie di Gauss oppure in una lastra infinita (poichè in questo caso non dipende dalla distanza).
  • Dove posso trovare una regione dello spazio in cui il campo elettrico è nullo (esclusi i casi banali)? Il campo elettrico è nullo all'interno di una sfera carica, tra due armature caricate in modo uguale, all'esterno di un sistema di armature caricate con cariche opposte.
  • Quale potrebbe essere un caso banale nella domanda precedente? Un caso banale potrebbe essere l'assenza di cariche o la misurazione a distanza infinita del campo elettrico.
  • Consideriamo 2 armature metalliche piane e parallele, caricate positivamente con la medesima quantità di carica: cosa posso dire del campo elettrico fra le lastre? Fra le lastre i 2 campi elettrici si annullano a vicenda poichè con ugual modulo e direzione ma verso opposto.

Quesiti interrogazioni fisica: elettrostatica (2)

  • E' possibile trovare un punto in cui V(potenziale)=0 e il campo elettrico non sia nullo? No.
  • Qual è il luogo geometrico dei punti in cui il potenziale elettrico generato da un dipolo elettrico è nullo? Il luogo geometrico in cui il potenziale è nullo è l'asse del segmento che collega le due cariche del dipolo.
  • Qual è il luogo geometrico dei punti in cui il campo elettrico generato da un dipolo elettrico è nullo? Il luogo geometrico in cui il campo elettrico è nullo è il punto centrale del segmento che collega le due cariche del dipolo.
  • Come posso definire la densità superficiale di carica? La densità superficiale di carica (σ) è il rapporto tra la carica e la superficie di base caricata; σ=Q/Sb. L'unità di misura perciò sarà: C/m2 (Coulomb/metro quadro).
  • Come posso definire la densità volumica di carica? La densità volumica di carica (ρ) è il rapporto tra la carica e il volume di materia interessato (di solito sferico); ρ=3Q/4πR2. L'unità di misura sarà: C/m3 (Coulomb/metro cubo).
  • Perchè non ha molto senso parlare di densità di carica volumica di un conduttore (mentre invece si può benissimo parlare di densità superficiale di un consuttore)? In un conduttore con un certo volume (esempio una sfera) la carica si distribuirà sempre sulle pareti esterne di esso per questioni di elettrostatica (le forze elettroniche devono essere in equilibrio). Quindi ha più senso parlare di σ di un conduttore o della densità lineare (λ) di un conduttore in caso di un filo (con raggio infinitesimale).
  • C'è una relazione geometrica fra linee di forza uscenti dalla (o entranti nella) superficie di un conduttore carico in equilibrio elettrostatico e la superficie del conduttore stesso? Si, le linee di forza uscenti o entranti una superficie carica sono sempre perpendicolari alla frazione infinitesima di superficie che incontrano.
  • E se il conduttore carico non fosse in equilibrio elettrostatico, come potrei rispondere alla domanda precedente? Le linee di forza non avrebbero una particolare relazione geometrica con la superficie, bensì con il moto elettronico presente.
  • Come devo rappresentare le linee di forza all'interno di una sfera metallica cava (o piena)? All'interno di una sfera metallica, sia essa cava o piena (uniforme), non c'è campo elettrico e quindi non si possono nemmeno rappresentare linee di forza.
  • Come posso determinare la differenza di potenziale elettrico (ΔV) fra un punto interno e un punto sulla superficie di un conduttore carico in equilibrio elettrostatico? Tutti i punti interni o sulla superficie di un conduttore sono a potenziale elettrico costante, quindi: ΔV=0

Quesiti interrogazioni fisica: elettrostatica

  • Come posso definire il campo elettrico? "Si dice che una regione di spazio è sede di un campo elettrico se, per ogni punto di tale regione, è possibile individuare in maniera univoca un vettore E che rappresenta la forza che si eserciterebbe su di una carica unitaria positiva (+1C) qualora tale carica fosse posta in quel punto."
  • Come posso definire una linea di forza? "Una linea immaginaria dello spazio avente in ogni suo punto come tangente il vettore campo elettrico (E)."
  • Quante linee di forza devo tracciare uscenti (o entranti) da una carica? Il numero è arbitrario ma devono essere in proprozione con il modulo della carica (se sono presenti più cariche).
  • Se calcolo il limite del vettore campo elettrico E con r che tende a 0 ottengo un risultato infinito. Cosa significa? Vuol dire che il modulo di E in prossimità della carica sarà prossimo all'infinito, poichè E è proporzionale a 1/r2.
  • Quale distribuzione di carica dà origine a un campo uniforme? Se si considerà una lastra con carica, la regione al centro della lastra presenta un campo quasi uniforme; generalizzando se si ipotizza una lastra di dimensioni infinite, il campo di ogni suo punto può essere considerato uniforme.
  • Ci sono distribuzioni di carica che danno origine ad un campo elettrico che varia come 1/r? Si, nelle distribuzioni di carica su 2 dimensioni (lastre piane) il campo E è proporzionale al reciproco del raggio.
  • Quali distribuzioni di carica originano campi elettrici a simmetria sferica? Le cariche puntiformi o quelle sferiche.
  • In quali unità di misura posso esprimere l'intensità del campo elettrico? N/C (Newton/Coulomb) oppure V/m (Volt/metro)
  • Qual è, dal punto di vista matematico, la differenza fra il campo elettrico e il potenziale elettrico? Il potenziale equivale al campoelettrico moltiplicato per la distanza r.
  • E' possibile trovare un punto in cui E=0 e il potenziale sia diverso da zero? Si, all'interno di una sfera cava E=0 mentre il potenziale rimane costante.

martedì 18 ottobre 2011

James Joyce: Ulysses

The new society is unable to have heroes with values: the new Ulysses is a normal man. Molly is the new Penelope but isn't like her: is unfaithful with her husband. The various part of the city (Dublin) are referred to the steps of the trip of Ulysses. Stephen Dedalus the protagonist of the autobiography made by Joyce represent in this novel Telemaco, the son of Ulysses.
Use of Stream of Consciousness as the main technique of Joyce: the last 40 pages are a unique stream of consciousness of Molly. The outside is narrated with the third person, the inside with stream of consciousness.
Parallelism between past and present: contemporary society is a decline in modern society (Joyce wrote this after the First World War). Joyce has used the Myth to give a view of the contemporary society: give order and sense. In Ulysses the creation of words, the rythm, the sounds are very important in the composition of the novel. It's written in prose fiction but in some parts there are poethical passages with rhyme schemes and specific sounds.

James Joyce: Dubliners

It isn't an experimental work; nothing really sensational is narrated; the stories are small normal events which talk about life and its problems in Dublin. The structure is different from classic short stories: beginning in mediastress and often with a open-ending conclusion. Joyce tries to record the emotions and feelings of the characters that are conditioned by the landscape of the city. Past, present and future are often mixed. Joyce is very careful with the means of words, use of symbols, figurative language: in some part his novel is more like a poem than prose fiction. Joyce type of writing is very difficult to read and sell.
After Dubliners he wrote "The portrait of the artist as a young man" an autobiographical enteriour monologue. With Ulysses Joyce reaches his peak; but he encountered many difficulties in publish his works. Ulysses was published in England only 15 years after the first publication in Paris. This happened because the novel content was considered scandalous.

Leopardi: Canti, La ginestra (prima parte)

La ginestra (prime 2 strofe)
Canzone di più di 300 versi che è una sorta di lungo riassunto conclusivo di ciò che ha cercato di fare Leopardi. Un obiettivo è svelare l'inganno della natura. Leopardi è innervosito da due cose. Un problema sta nell'idea di infinito progresso base del positivismo; l'altro sta nel forte risveglio della religione. Gli uomini stanno sbagliando ad affidarsi a proprie capacità sopravvalutate o ad affidarsi ad un qualcosa di inesistente. La natura in tutto questo fa quel che vuole dell'uomo; a questa immagine contrappone la ginestra che senza alcuna coscienza, cresce, viene distrutta e poi ricresce in un ciclo naturale. Dovremmo usare la ragione per vivere in pace tra noi e sopportare la superiorità naturale.
La citazione del Vangelo è posta al contrario: le tenebre da riferirsi alla ragione diventano riferite alla fede e la luce dall'immagine di Cristo diventa l'immagine della ragione (illuminismo). Con delle associazioni di idee Leopardi evolve il discorso. Sul Vesuvio crescono solo le solitarie ginestre che si accontentano del deserto. Le ginestre crescono anche nei dintorni di Roma: queste hanno visto la storia (l'impero e la rovina). I fatti del mondo sono di distruzione. La ginestra è la compagna dei luoghi desolati, è una presenza quasi consolatoria. I luoghi che ora sono desolati, un tempo erano luoghi splendidi e ricchi (esempio di Pompei ed Ercolano ricoperte dalla lava del Vesuvio). I sostenitori del progresso dovrebbero vedere che cosa può fare la natura agli uomini pur nella loro potenza. "Le magnifiche sorti e progressive" è una citazione di un suo cugino patriota intellettuale messa in un contesto contrario al suo significato originale. Quelli del suo tempo hanno abbandonato lo sviluppo della ragione (Rinascimento che evolve nella rivoluzione scientifica fino all'apice dell'illuminismo) nelle sue facoltà. Nel romanticismo si rinnega la ragione e si rimpiange il medioevo: è un'involuzione che è contro l'importanza della ragione. Il progresso è un tornare indietro e vantarsene: è un comportamento infantile. Leopardi non si preoccupa dell'oblio dovuto alle sue idee poiché bisognerà dimenticare anche il secolo in cui vive per le stupidaggini che si stanno dicendo. La natura non ci ha fatto in un mondo perfetto e non possiamo farci nulla. Gli uomini non vogliono accettare la loro condizione.

Il federalismo risorgimentale: i moderati

Federalisti moderati: Gioberti (linea neo guelfa), federalisti piemontesi (Balbo, Durando, d'Azeglio). Questi ultimi volevano il Piemonte come protagonista dell'unificazione italiana; i neo guelfi invece dicevano che fosse il papa ad unificare lo Stato.
Federalisti democratici: federalismo di Repubblica prendendo esempio degli Stati Uniti e dalla Svizzera; Cattaneo, Ferrari (più socialista nelle sue idee).
 

Neo guelfismo
La Chiesa deve avere un ruolo centrale; per i neo ghibellini (Guerrazzi, Mazzini) la Chiesa è un impedimento per l'unificazione.
Gioberti: scrisse "Del primato morale e civile degli italiani", era un abate torinese esiliato nel 1833. Missione italiana tra i popoli, l'Italia ha un primato poiché al centro del cattolicesimo; riforme ad opera dei principi che costituiscono federazione con presidente il Papa. L'opera fece scalpore e guadagnò molti strati della popolazione perché conciliava religione con patriottismo. Libro attaccato dai gesuiti: Gioberti è accusato di strumentalizzazione della Chiesa. Inoltre è accusato anche dal versante laico per la centralità del Papa.


Balbo: scrive "speranze d'Italia": federazione di Stati del Nord Italia con guida il Piemonte. L'Austria si sarebbe accontentata della carta bianca sui Balcani (già terreno di espansione della Russia).
Durando: ipotizza una confederazione di tre Stati: i Savoia al nord, i Lorena nel centro, i Borboni al sud. L'interesse politico andava a Roma, gli altri stati avevano il compito principale di combattere gli austriaci. Il comando vero e proprio sarebbe andato al Piemonte.

Influenza di Mazzini e altre idee del Risorgimento

Eventi mazziniani tra il 1820 e il 1848
  • 1833: cospirazione in Piemonte e Liguria; la rivolta fallì e ci furono 12 condanne a morte; ci furono molti esuli tra cui anche Gioberti.
  • 1834: rivolta in Savoia con Mazzini e Garibaldi: entrambi vengono condannati in contumacia a morte, Mazzini e scappa in Svizzera dove fonda la Giovine Europa, Garibaldi va in Sudamerica.
  • 1837: Mazzini viene espulso dalla Svizzera e scappa a Londra dove si avvicina al cartismo dopo una sua crisi di identità politica.
  • 1833-1845: moti ispirati a Mazzini: in Toscana, nel lombardo-veneto, nelle romagne, nel mezzogiorno.
  • 1844: spedizione dei fratelli veneziani Bandiera in Calabria per sostenere una rivolta a Cosenza; vennero scambiati per criminali consegnati alle autorità e fucilati. Le tombe sono oggi a Venezia vicino a quelle dei dogi.

Liberali e moderati: riforme con sovrani esistenti per almeno una lega doganale in Italia. Vengono fatti molti congressi scientifici soprattutto in Toscana il cui granduca Leopoldo II Lorena governava con mitezza.
Cattolici liberali: Manzoni, Rosmini, intellettuali toscani attorno alle riviste dell'epoca (Capponi, Lambruschini, Ricasoli). Chiedevano l'interruzione del rapporto tra trono e altare; chiedevano la cessazione delle ostilità al progresso da parte della Chiesa e un'elevazione dei ceti popolari; erano perplessi del potere temporale del Papa. È la prima frattura rilevante nel mondo cattolico.

lunedì 17 ottobre 2011

Leopardi: Canti, il pastore errante

Canto notturno di un pastore errante dell'Asia
Il contesto della poesia è tratto da un libro di viaggi di un nobile tedesco che aveva osservato certe tradizioni dei popoli della steppa asiatica. L'interlocutore in questo canto è la luna alla quale un pastore si rivolge in modo semplice; ogni strofa ha una rima di chiusura in "ale".
Il pastore pone subito la domanda fondamentale: cosa vale tutto questo? Il pastore osserva sempre le solite cose, monotone; il suo percorso è breve e mortale. Il moto degli astri è immortale ma ripetitivo, sempre il solito ciclo. La seconda strofa è una lunghissima frase che risponde inaspettatamente al pastore. La vita umana è paragonata ad un vecchio che si agita nonostante la fatica e alla fine la sua morte equivale alla caduta in un abisso in cui si dimentica ogni cosa. La terza strofa parla invece della nascita che ai tempi di Leopardi era un rischio molto alto sia per la madre che per il nascituro. Questa immagine della nascita è ripresa da Lucrezio. I genitori consolano il figlio appena nato perché soffre l'esistenza: perché quindi bisogna farli nascere se dopo bisogna consolarli? In ogni strofa, nel finale, la luna è la presenza che non risponde alle domande (che non possono avere risposta) ma al massimo le rilancia. La luna ha la stessa funzione della Natura nel "Dialogo della Natura e di un islandese" nelle Operette morali. La luna certo capisce la morte e ogni cosa che avviene nel mondo; il pastore invece ha solo domande a cui non riesce ad ottenere risposta. In tutto questo infinito di cose c'è un alto senso di solitudine; queste domande non se le pone un filosofo ma un semplice pastore che non ha l'egoismo di sapere le risposte. L'interlocutore cambia e diventa il gregge che è la cosa più diversa che si trova a portata di mano il pastore. Le pecore non hanno coscienza del loro male nell'esistenza; non provano noia e il pastore quasi le invidia. Il pastore in ogni attimo della sua vita non trova pace, ma non vive così male. Perché gli animali sono sereni nel riposo mentre noi ci annoiamo? Forse sarei più felice se potessi vagare tra le nubi o forse (più probabile) in qualunque stato io esista il giorno della nascita è il giorno del male.

Schleiermacher: il pensiero ermeneutico

Schleiermacher
Studia in particolare il fenomeno religioso rispetto alle altre vie per l'assoluto; qualsiasi religione va bene per lo scopo. Dedica molto studio anche all'ermeneutica filosofica: è considerato il padre dell'ermeneutica moderna, ripreso da Dilthey, Nietsche, Heidegger, Gadamer. L'ermeneutica viene applicata soprattutto negli scritti di Platone per scoprire il vero pensiero del filosofo greco (ermeneutica significa interpretazione).
Religione: è intuizione e sentimento dell'infinito; nell'intuizione finito e infinito si toccano, il sentimento è la risposta che l'uomo dà all'infinito. Prima il finito accoglie l'infinito poi gli risponde. Il finito vive il sentimento della dipendenza dall'infinito. L'ermeneutica sostiene che tutto passa attraverso parametri storici, anche la religione. Il doppio legame tra parte (finito) e tutto (infinito) presente nella religione è necessario e biunivoco. L'oggetto interpretato deve essere in uno spazio tra la familiarità e l'estraneità al soggetto interpretante. Il soggetto deve vedere l'oggetto, ma in un orizzonte non troppo vicino e nemmeno troppo lontano. Circolo ermeneutico: rapporto biunivoco tra parte e tutto; il circolo tende all'infinito. Come in una poesia: i versi fanno capire la poesia che allo stesso tempo fa capire il significato di ogni singolo verso. È inoltre un circolo che si può aprire ad insiemi sempre più grandi (spesso in riferimento al contesto storico). L'ermeneutica è figlia dell'esegesi dei testi sacri; la prima però interpreta tutto lo scibile. Inoltre l'interpretazione dipende anche dal soggetto interpretante. La storia è un grande processo di interpretazione. Anche il movimento verista o realista del 1800 non poteva veramente fotografare la realtà poiché l'autore nella scelta delle parole o delle pennellate costruiva nell'opera una sua struttura, creata con le proprie forme mentali.

La filosofia politica del romanticismo

Romanticismo politico
Volkgeist significa spirito di popolo. Filosofia politica sempre più statalistica e statolatrica (idolatria dello Stato). La nazione secondo Herder ha una missione; la guerra per Hegel è l'igiene del mondo, ogni forma di conflitto. In Italia con Mazzini il culto della nazione è tutt'uno con la liberalizzazione, la democrazia, il patriottismo. In Germania la nazione prenderà forme di miglioramento dei cittadini con la biologia anche a loro scapito.