Social network

Segui gli aggiornamenti sulla pagina ufficiale di Facebook  

sabato 16 aprile 2011

La rivoluzione francese


Download:  doc   pdf

Relazione storia: Video Giorgio Spini sulla Rivoluzione francese

C'è un'evidente relazione tra l'illuminismo e le rivoluzioni di fine settecento. Il punto di partenza è Locke che inizia a pensare a libertà individuali; allo stesso modo però anche Montesquieu (con la divisione dei poteri e la critica all'ideale di società), D'Alembert (fondatore dell'Enciclopedia illuminista), Beccaria (per cui i crimini sono una colpa della struttura sociale) e Rousseau che con la sua critica alla società civilizzata ha incentivato le rivoluzioni.
La rivoluzione americana è una conseguenza della Gloriosa Rivoluzione inglese come tutte le tentate rivoluzioni del '700.
Tom Paine, figlio di guaccheri inglesi, va in America per sostenere la rivolta e per rendere coscienti i rivoluzionari delle colonie dell'importanza globale delle loro idee. Tornato in Inghilterra entra anche nella disputa per la rivoluzione francese; in Francia sarà eletto in parlamento ma poi finirà in carcere con Robespierre. Scrive buona parte dei diritti dell'uomo.
In Francia l'avvento della repubblica porta valori morali anche con la forza. I Giacobini in questo modo riescono a tenere un potere saldo in una situazione pericolosa ai confini con le altre nazioni europee (che osservavano l'evolversi della rivoluzione).Robespierre teneva molto alla giustezza morale; i cosiddetti "circoli sociali" erano piccole associazioni in cui era preso sul serio e messo in pratica il messaggio di Rousseau, ma alla lunga fecero la stessa fine dei Girondini.
La rivoluzione francese fece cose negative tipo stragi e l'uso della ghigliottina, ma ha il merito di aver combattuto i privilegi feudali dei nobili, in questo modo si cambiò la concezione culturale. Prima tutto il potere era in mano ai nobili poi i possedimenti furono confiscati dalla classe borghese.
Le donne prendono parte a questi movimenti principalmente (se non esclusivamente) tra i Guaccheri (movimento che oggi sarebbe definito di sinistra riformista); questo fenomeno però è una grande novità. In Inghilterra solo dopo la prima guerra mondiale ci fu una votazione a cui potevano parteciparvi anche le donne (suffragio universale).
Le rivoluzioni sono provocate e portate avanti grazie all'idealismo? In Francia bisogna dire che gli "Stati Generali" sono stati un passo fondamentale, comunque l'aspetto economico è sempre molto influente.
Alexis de Tocqueville: scrisse che la violenza ne porta altra, quindi la violenza della rivoluzione francese era giustificata dalla violenza che prima i sovrani esercitavano sul popolo.
Da notare che la rivoluzione americana creò un numero maggiore di emigrati rispetto alla rivoluzione francese.
Ai nostri giorni i valori di Libertà, Eguaglianza e Fratellanza valgono?
Oggi il problema della libertà sembra non esistere; l'eguaglianza tra gli uomini sembra essere efficace (almeno nel mondo occidentale); la fratellanza sembra essere quello a cui meno ci si impegna per realizzarlo.
Il problema della fratellanza deve essere analizzato anche su come affrontiamo la situazione delle grandi migrazioni di uomini da uno stato all'altro, da un continente all'altro. Inoltre a proposito dell'uguaglianza, la donna viene veramente considerata eguale all'uomo nella nostra società?

Download:  doc   pdf

giovedì 14 aprile 2011

L'empirismo inglese: Locke

Empirismo in Locke
La filosofia moderna è una filosofia critica nel senso che valuta le capacità e i limiti dell'uomo. (La psicologia nascerà dagli insegnamenti di Hume che continuerà ed approfondirà le basi poste da Locke). La concentrazione si è spostata sull'intelletto umano.
Le idee semplici sono dirette dall'esperienza; quelle complesse sono combinazioni della ragione e per questo non sono garantite dall'esperienza. Idee di sensazione sono dall'esterno, di riflessione sono dall'interno (dubbio, ragionamento,...) ovvero quelle che si riferiscono al nostro spirito. Non esistono idee innate poiché le idee devono essere pensate per esistere e perciò non possono essere in potenza perché non sono pensate (per esempio nei bambini o nei selvaggi che non pensano determinate idee che noi riteniamo innate, motivo per cui i razionalisti avevano teorizzato idee in potenza di essere pensate).
Gli illuministi con il relativismo culturale erano più che altro empiristi poiché si rendevano conto che il bene e il male non sono uguali per tutti popoli. Hobbes concorda con Locke sulle capacità della ragione; inoltre viene ripreso Galileo: qualità primarie (oggettive), secondarie (soggettive).
Le idee complesse possono essere modi, sostanze, relazioni. Il rapporto causa-effetto quindi è una relazione e perciò un'idea complessa (dubitabile); anche la sostanza e dubitabile in quanto idea complessa. La sostanza è l'esistenza di un substrato X incognito che unisce i vari elementi dei corpi. Locke però non nega l'esistenza della sostanza.

La relazione tra causa ed effetto nasce da 2 esperienze separate della causa e dell'effetto ma il collegamento è posto dalla mente. Le idee generali sono quelle delle specie (uomo, felini,...) di cui non facciamo esperienza diretta ma riconosciamo una similitudine. Sono i concetti universali, sono segni convenzionali del linguaggio.

Locke - la conoscenza

Conoscenza
La conoscenza è un accordo o disaccordo tra idee: intuizione, dimostrazione, sensazione attuale. Il cogito (l'io pensante) è intuitivo; l'idea di Dio viene dimostrata posteriori in modo classico (utilizzata anche dagli illuministi deisti); le cose esterne sono garantite dalla sensazione attuale: quando si ha la sensazione della realtà esterna questa è garantita nella sua esistenza. L'esperienza passata quindi è una conoscenza probabile che si accetta secondo ragionevolezza.
Un'ulteriore conoscenza è la fede che però deve essere controllata e vagliata dalla ragione.

mercoledì 13 aprile 2011

Eneide - Canto 4, dialoghi e maledizione di Didone

Download:  doc   pdf

Canto 4, versi CCXCVI-CCCLXI (296-361)
Enea si sta preparando per la partenza e Didone se ne accorge. Si contrappongono i valori umani con quelli degli dei; i discorsi sono molto articolati e poco realistici. Didone è dominata dalle passioni quasi come una tiade viene mossa dai suoni nei riti orgiastici di Bacco. Didone vedendosi abbandonata incomincia ad attaccare; continua con una dose di senso di colpa, rincara con una motivazione razionale riguardo al tempo atmosferico per finire con una ulteriore passata di senso di colpa. La risposta di Enea ha un tono completamente diverso. Enea afferma che si ricorderà sempre di lei, che lui non pensava affatto al matrimonio, che anche lui ha tutto il diritto di trovare una patria e che non agisce per propria volontà ma per quella divina e del fato.

Canto 4, versi DLXXXIV-DCXXIX / DCXLII-DCLXX (584-629 / 642-670)
Didone continua la sua invettiva e dopo aver elencato vari malefici progetti su Enea lancia la sua maledizione contro i dardani; quest'ultima maledizione avrà una realtà futura.
Nell'ultimo monologo continua la maledizione per poi, dopo essersi uccisa con la spada di Enea, essere bruciata sul rogo.


Download:  doc   pdf