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Il Senato deve decidere la condanna per Catilina in contumacia sotto proposta di Cicerone: incomincia il dibattito.
Due schieramenti: i democratici con Cesare che tende salvaguardare i diritti; gli altri appoggiano Cicerone.
I discorsi di Cesare e di Catone in Senato
Cesare: se il crimine è esagerato bisogna giudicarlo secondo la legge, non rispondere in modo esagerato, per distinguersi dai criminali. Espone la proposta dell'esilio e confisca dei beni;
Catone: è più pratico e consiglia ai senatori cosa converrebbe a loro personalmente.
Ritratto comparato dei due personaggi
Dopo il discorso di Cesare e Catone, Sallustio compie una riflessione sui due comportamenti. le basi dei caratteri sono discordanti ma sono entrambe lodate: Cesare per il suo valore in guerra e per la sua mentalità liberalistica, Catone per la sua fermezza d'animo e rigidi valori.
Tragica visione del campo di battaglia Terminata la battaglia, veramente si sarebbe potuto vedere quanta audacia ci fu nell'esercito di Catilina. Infatti quasi ognuno ricopriva con il corpo dopo essere morto il luogo che copriva combattendo. Invece pochi, che la corte pretoria aveva diviso entrando tra le fila, erano fuori posto con ferite frontali. Catilina, in verità fu ritrovato tra i cadaveri dei nemici (romani ufficiali); ancora respirava un po' avendo in volto l'espressione feroce che aveva in vita. Infine, nessuno fu catturato dei cittadini che combattevano (tutti morti); così allo stesso modo tenevano conto della propria vita come quella dei nemici. Né, l'esercito romano era riuscito ad avere una felice vittoria; i soldati o erano morti o gravemente feriti. Molti che erano usciti dall'accampamento per vedere o per togliere le armi al nemico, ritrovavano amici, ospiti ma anche nemici privati. Così in maniera varia si agitavano la gioia, il dolore e la felicità.
Pausa analitica: come Catilina era valoroso ma aveva sbagliato parte, così l'esercito ribelle era valoroso ma era contro Roma.
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Irretimento di giovani ed emarginati
In una città così corrotta, Catilina aveva intorno a sé, come una corte di compagni-guardiani, una schiera di criminali di ogni tipo. Le peggiori persone erano vicine Catilina: adulteri, golosi che avevano distrutto i beni paterni, chiunque avesse grandi debiti e cercava attraverso i crimini di cancellarli, tutti i parricidi, i condannati o coloro che temono i giudizi, coloro che potevano guadagnare qualcosa dai crimini e infine tutti coloro che esagitavano questi comportamenti. Se qualcuno anche libero di colpe veniva contatto con lui, per le abitudini diventava facilmente un criminale. Ma soprattutto desiderava la familiarità dei giovani, catturava senza nessuna difficoltà i loro animi ancora plasmabili ed incostanti. Infatti qualunque ragazzo divampava per desiderio a causa della sua età: ad alcuni offriva scorta (prostitute, escort), ad altri cani (da caccia) e cavalli e infine non badava a nulla purché rendesse costoro fedeli a se stesso.
Catilina in Cicerone
Cicerone accusa Catilina delle peggiori cose; Sallustio scrive in base a ciò che è stato scritto da Cicerone.
Crimini e tormenti di Catilina
Già prima, da giovane, Catilina aveva già fatto molti stupri (azioni sessuali illegali) con una nobile vergine, con una sacerdotessa di Vesta e tante altre cose che andavano contro il giusto (divino e umano). Infine, preso per amore da Aurelia Orestilla, della quale gli uomini dicevano solo che era bella, poiché lei esitava a sposarlo perché era preoccupata per il figliastro adulto, Catilina eliminò il figlio per rendere possibili le nozze. Questa cosa sembra essere un gradino verso la congiura. Infatti, questo animo impuro, rifiutato dagli uomini e dagli dei, non riusciva a dormire. Quindi aveva un colorito pallido, occhi torvi, la mente completamente squilibrata; la follia era presente nel suo volto e faccia.
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Lucio Catilina nato da famiglia nobile fu di grande forza d'animo e corpo ma di ingegno malvagio. Fin dalla giovinezza gli furono gradite le guerre civili e le stragi e si esercitò in queste. Il suo corpo poteva sopportare qualsiasi cosa sopra qualsiasi immaginazione. Fu di animo audace e subdolo, simulatore e dissimulatore, desideroso delle cose altrui, sufficiente in eloquenza, scarso in sapienza. Desiderava cose irrealizzabili e impossibili.
Pausa analitica: nel complesso è una descrizione negativa ma si possono trovare elementi positivi (la forza, l'audacia, la capacità di sopravvivenza) quasi in contrapposizione con quelli negativi: ritratto paradossale.
Dopo il dominio di Silla, uno sfrenato desiderio di avere il potere lo aveva avvolto; non aveva nessuna preoccupazione sui mezzi da usare purché riuscisse nel suo scopo. Ogni giorno sempre di più il suo animo feroce era agitato dalla scarsità del denaro familiare e dai rimorsi dei diritti; entrambe le cose sono provocate dal suo carattere. Inoltre lo incitavano i corrotti costumi della città che alcuni mali (lussuria e avarizia) vessavano.
Catilina in Cicerone
Cicerone accusa Catilina delle peggiori cose; Sallustio scrive in base a ciò che è stato scritto da Cicerone.
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Meriti della storiografia ed errori giovanili
Per Sallustio narrare la storia (politica) può essere il proprio contributo ad una società migliore. Cerca di giustificare le sue azioni precedenti parlando dell'ambiente circostante.
Motivazioni della scelta storiografica
Sallustio è stato corrotto dalla società circostante; ma ha deciso di cambiare vita e di scrivere monografie per indagare meglio la realtà. Vuole usare la storiografia per influire sulle scelte della politica.
Gli antichi romani, audaci in guerra, moderati in pace
Descrizione degli antichi: vivevano in concordia e la giustizia per loro era naturale; nell'esercito le punizioni sono per chi mostra un eccessivo valore. I caratteri sono idealizzati ed esagerati.
Rovinosi effetti della ricchezza
Ora il valore è cambiato e la ricchezza ha preso il posto più importante e le vecchie virtù spariscono; una volta costruivano grandiosi templi ora grandiose ville.
Sperperi sfrenatezza, stimoli alla generazione
L'autore è scandalizzato dai nuovi modi delle generazioni contemporanee.
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Nasce nell'86 a.C. da una famiglia di plebei. Diventa senatore dopo aver fatto parte di altre istituzioni ma viene espulso (non si sa il motivo preciso). Quando arriva Cesare, lui si mette con questo comandante e ottiene il governatorato dell'Africa settentrionale; viene accusato di corruzione ma per intervento di Cesare il processo viene chiuso. Sallustio si dimette da tutte le cariche e acquista una villa in centro a Roma per dedicarsi alla letteratura e alla storia.
Opere: Bellum Catilinae, Bellum Iugurthinum, Historiae (incompleta).
Bellum Catilinae
Gli storici romani scrivevano basandosi soprattutto sugli "annales". Si stava sviluppando però l'opera monografica (che parlava di una storia ristretta); questo è il tipo di storie di Sallustio.
Catilina è un giovane nobile che tenta una congiura contro il Senato ma viene scoperto ed esiliato da Cicerone; Catilina prova a radunare un esercito per prendere il potere ma viene sconfitto e ucciso in battaglia.
Ideologie
Per Sallustio le ricchezze delle guerre puniche hanno corrotto i costumi della classe dirigente romana. Si sono perse le "Mos Maiorum".
Lessico
Usa forme anche arcaiche ma in sostanza è semplice.
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