Social network

Segui gli aggiornamenti sulla pagina ufficiale di Facebook  

sabato 8 ottobre 2011

Leopardi: Canti, Le ricordanze

Le ricordanze (inizio)
Idillio scritto in età matura. Capacità notevole di far fluire immagini e suoni. Le vaghe stelle sono sia indistinte che belle; c'è un movimento continuo tra le cose esterne a lui e la sua espressione interiore. Comincia a ricordare i suoni e i colori della vita da fanciullo: sia mondo naturale che casalingo; Giacomo era intrappolato tra questi due mondi. Si ricorda i suoi sogni che chiama arcani; le sue speranze erano semplicemente illusorie. Ha una pessima opinione dei suoi concittadini che non lo capiscono. Lui ha perso la sua giovinezza in un posto che non era per lui.

Leopardi: Canti, L'infinito

L'infinito
Contrasto tra realtà e mondo immaginario; il pretesto è la siepe in questo ermo colle. La limitazione visiva della siepe permette a Leopardi di immergersi nel suo pensiero; la sua immaginazione è nel proprio habitat in questa situazione. L'atmosfera è data anche dalla lunghezza delle parole della prima parte; prima siede ad ammirare l'infinito spaziale per poi finire a parlare dell'eternità. In questa doppia sensazione Leopardi da buon romantico è perfettamente ambientato e si lascia andare su questo mare di infinito. C'è una serie molto significativa di aggettivi dimostrativi. L'ermo colle è qui come la siepe ma poco dopo l'infinito sposta in là Leopardi, non più dov'era. Il vento riporta Giacomo dov'è e lui comprando quest'esperienza naufraga nel suo mare di pensiero. Prima il questo era un luogo finito poi l'allontanamento provocato dall'infinitudine lo porta ad identificarsi nel suo pensiero; in questo modo il questo diventa una cosa immaginaria, il suo pensiero.

Lucrezio: De Rerum Natura, la morte non spaventa

Libro 3, versi 830-846, 847-893
"Quindi la morte non è niente per noi e non ci riguarda a condizione che la natura dell'anima sia mortale. E così come in passato non abbiamo sentito dolore mentre venivano per combatterci i cartaginesi, quando tutte le cose sconvolte dal tumulto della guerra tremarono sotto l'alto cielo e quando in dubbio c'era la vittoria, tutti gli uomini si domandavano chi avrebbe avuto il potere di terra e mare, così quando noi non saremo, quando si saranno staccati corpo e anima dai quali noi siamo creati come unità, possiamo star certi che a noi quando non saremo non accadrà nulla che possiamo percepire, sia che il mare si mescoli la terra o al cielo. E anche se dopo che l'anima si sia separata si ammetta di sentire qualcosa, non riguarderà noi perché siamo unione di anima e corpo, le sensazioni solo dell'anima non ci riguarderanno."
Prima di esistere non sentiamo nulla e così non sentiremo nulla una volta morti poiché l'unione anima corpo è dissolta. Si può anche supporre che gli atomi tornino a formare la stessa combinazione: ciò non ci riguarda perché si è perso il ricordo. Se si ha paura della decomposizione del corpo non si crede totalmente alla morte: inconsciamente si crede che qualcosa sopravviva. Lucrezio insiste molto sulle figure macabre: sembra quasi che sia lui ad avere più bisogno di rassicurazioni sulla morte.

venerdì 7 ottobre 2011

Il romanticismo: un periodo senza definizione

Ciò che sappiamo della realtà è ciò che pensiamo di essa. L'Io è il principio primo; Fichte spiega anche tutte le attività con l'Io, è una forma di monismo (Monos). Dal principio deriva sia l'attività teoretica che pratica.
 
Definire il romanticismo
Qualsiasi definizione limita il significato di questo periodo. Viene esaltata la ragione in senso stretto (Vernunft) mentre nell'illuminismo era esaltato l'intelletto (Verstand). È un movimento troppo ampio con caratteri anche contraddittori: è una tipicità del movimento. Esalta il sentimento ma anche la ragione; la figura dell'eroe ma anche la collettività nazionale. Recupero della religione medievale ma anche del paganesimo; il cattolicesimo era più "caldo" sentimentalmente rispetto al freddo dei protestanti. Novalis critica Lutero perché ha rotto l'unità cristiana, parla di un'unione europea o cristiana. Ritornano le divinità greche e sono presenti in tutto. Un'altra contraddizione è quella politica: il movimento dei conservatori del congresso di Vienna che è anti-libertà ma esiste anche il movimento dei liberalisti quasi spasmodici.
Sentimento
Concezione dell'infinito, sehnsucht (male del desiderare). I romantici soffrono perché non riescono a raggiungere il loro scopo ma sono contenti di questa sofferenza perché sono consapevoli e quindi superiori agli altri. Chi non soffre è inferiore.
Streben (tensione all'infinito, sforzo); residuato dell'idea di dovere.
Ironia
Tema socratico che viene ripreso dei romantici. Rendersi conto che qualsiasi cosa facciamo è finito e non l'infinito che si cercava. È ironico colui che trova la finitudine del finito.
Uguaglianza tra unità e assoluto
Come si può cogliere l'unità? La via privilegiata è l'arte; Fichte dice che è l'etica; Shelley predica la via estetica; Hegel affermerà che è la ragione dialettica; Schleiermacher invece punta sulla religione; altri invece diranno più classicamente che è l'amore.

Principi di urbanistica del 1800

Introduzione
L'urbanistica è la scienza che ha la capacità di controllare lo sviluppo della città attraverso precisi strumenti: il disegno, la capacità di previsione demografica, il controllo delle infrastrutture.
 

Parigi (barone Haussmann)
L'assetto viario a Parigi viene deciso dal barone Haussmann che introduce il sistema dei boulevards collegati tra di loro da rotonde costruite tutte nello stesso periodo. Questo sistema è visibile ancora oggi.
 

Vienna
A Vienna esisteva attorno al centro storico medievale un anello di mura continuo che occupava uno spazio notevole in larghezza. Si decide di eliminarlo in quanto inutile dal punto di vista della difesa della città rispetto alle nuove strategie militari. Al suo posto vengono collocati edifici pubblici (il teatro, la sede del Parlamento, il municipio, varie chiese,...) che risultano quindi collegati da una strada scorrevole e sono in prossimità del centro storico.


Barcellona
Barcellona si sviluppa lungo la costa. Alla fine del 1800 a causa dell'aumento demografico viene costruita una nuova città basata su Ramblas (viali a più corsie ortogonali tra loro). Queste nuove vie formano isolati urbani che saranno poi occupati progressivamente da alti palazzi.

Nuovi materiali
In questo periodo sono introdotti nuovi materiali da costruzione che modificano il volto di una città: l'acciaio viene impiegato unitamente al vetro per la costruzione del Crystal Palace dall'architetto Paxton a Londra; a Parigi nel 1889 l'ingegnere Eiffel costruisce la torre omonima che risponde formalmente alle nuove potenzialità del materiale (putrelle standard in acciaio) assemblate tra di loro.

Claude Monet: la pianificazione antecedente alla pittura

"Regata ad Argenteuil" 
Claude Monet, Regata ad Argenteuil

Il quadro ci rivela l'interesse di Monet per la luce e l'acqua intesa come possibilità di creare immagini simmetriche orizzontali; esiste anche nel quadro un asse di simmetria verticale che bilancia sia gli oggetti sia i colori.

Claude Monet: la necessità di una pittura rapida

"Impressione al levarsi del sole" 1872 
Claude Monet, Impressione al levarsi del sole

Il quadro viene realizzato con rapide pennellate per il momento specifico della giornata in cui il sole si muove con grande velocità: era quindi impossibile per Monet fissare ogni singolo dettaglio del porto perché avrebbe perso il momento specifico e la luce a esso correlata.

Claude Monet: l'analisi seriale dei soggetti

1) La serie dei covoni; 2) la serie della cattedrale di Rouen 
Claude Monet, covoni

Monet utilizza una tecnica di pittura che mantiene fisso il quadro visivo sul soggetto per cambiare colori in funzione delle ore del giorno. Nel primo caso l'analisi è di tipo naturalistico e immersa nella campagna, nel secondo caso dalla finestra del suo appartamento produce decine di quadri tenendo sempre fisso lo sguardo sulla facciata della cattedrale.




 

Claude Monet, esempio di serie della cattedrale di Rouen
Claude Monet, cattedrale di Rouen

Claude Monet, covoni

Leopardi: Canti, Alla Luna

Alla luna
Scena lunare con sequenza di riflessioni sull'argomento.
Il ricordo è usato da Leopardi come consolazione per le difficoltà presenti nel momento attuale. Il ricordo del dolore è consolante. Leopardi è in un momento di dolore e osservando la luna ricorda che un anno prima era come ora; la luna è lì e il dolore anche. Il volto della luna gli appariva tremolante per le lacrime provocate dalla sua vita travagliosa; eppure il ricordo gli fa bene. I versi 13 e 14 sono stati aggiunti in seguito nell'ultima edizione. Questa aggiunta sottolinea che il momento lo ha vissuto da giovane; quando il percorso per la vecchiaia è ancora lungo e la memoria è ancora corta. Ricordare un dolore è consolante se si ha una speranza davanti. La vecchiaia però annulla anche questa possibilità.

giovedì 6 ottobre 2011

Traduzione da: "La storia di Iqbal" di Francesco D'Adamo

Italiano
"La casa di Hussain Khan, il padrone, si trovava alla periferia di Lahore, tra la polvere e la campagna bruciata dove pascolavano le greggi scese dal Nord. Era una casa grande, metà in muratura e metà in lamiera, con un cosrtie centrale sporco e disselciato, dove c'erano un pozzo, il suo vecchio furgoncino Toyota, la tettoia di canne che riparava le balle di lana e di cotone e in fondo, seminascosta dai rovi e dalle erbe selvatiche, la porta di ferro arrugginito che con una ripida scala portava giù nella Tomba."

Inglese
"The house of the boss Hussain Khan was in the suburb of Lahore, in the dusty landscape of the burned country, where flocks from the North were grazing.It was a large house, half in wall and half in sheet metal, with a dirty and unpaved courtyard, where there was a well, his old Toyota van, the canopy which protected the wool and the cotton, and eventually, covered by bramble bush and weeds, the rusty iron door which by a steep stairs lead to the Tomb."

mercoledì 5 ottobre 2011

Leopardi: Canti, Il tramonto della luna

Il tramonto della luna
Sicuramente è l'ultima poesia di Leopardi scritta e finita prima di morire. Ha una struttura quasi identica a quella del "passero solitario"; costruisce frasi molto lunghe. Il tramonto della luna è paragonato alla fine della gioventù. L'uomo dopo la giovinezza ha la vecchiaia e la morte; la natura invece avrà ogni volta un'altra possibilità con il sorgere del sole. Il perdere la giovinezza è un male di per sé.
La luce lunare è un'immagine poetica perfetta perché indefinita. Sparita questa "una (sola) oscurità la valle e il monte imbruna": si può notare una rima tra ("una" ed "imbruna"). In Leopardi c'è molta gente che lavora: "saluta il carrettier dalla sua via"; questo personaggio è ripreso dallo Zibaldone. Il paragone è aperto in modo ampio mentre è chiuso in tre versi (rima "tale" - "mortale"). Il viandante cerca una via ma man mano che invecchia si rende conto di essersi staccato dal mondo. Per Leopardi gli dei esistono e ci odiano: dopo la giovinezza ci hanno dato la vecchiaia per farci soffrire ancora di più. Il ritorno del sole è una forza in natura ma per l'uomo la luce non ricompare più ed è destinato solamente alla morte.

Leopardi: Canti, Il passero solitario

Il passero solitario
Si inaugura lo stile idilliaco: c'è una riflessione molto articolata e anche abbastanza seria. A Leopardi non importano le regole della poesia: costruisce rime banali, scrive parole che usa solo lui per l'effetto sonoro, mescola i linguaggi (da quello alto della poesia a quello parlato). Il passero in questione non è quello comune che non sa cantare, questo è quasi un usignolo. Usa immagini simboliche anche molto banali che però nell'insieme assumono un significato molto profondo. Il verso 8 è una citazione da Ariosto. Il passero solitario è in disparte mentre gli altri festeggiano: chiaro paragone alla vita di Leopardi. Giacomo quasi fugge dalla vita senza sapere perché. La gioventù umana compaesana di Leopardi si diverte come gli uccelli vicino al passero. Il passero quando starà per morire non rimpiangerà ciò che ha fatto poiché lo ha fatto seguendo un istinto; Giacomo invece si chiede cosa farà lui vicino alla morte poiché lui aveva una scelta. La parte finale è un distaccamento dal paragone che ha percorso tutta la prima parte dell'opera.

Leopardi: introduzione storica e formale ai Canti

Canti
Leopardi prima ha pubblicato poesie singole in riviste o in particolari edizioni; poi le ha ordinate in ordine cronologico. I canti sono stati pubblicati nel 1831. Non seguono un particolare ordine come nel canzoniere di Petrarca ma sono più una raccolta. La vera conclusione è la poesia sulla ginestra. La prima edizione arrivava fino alla numero 25 "Il sabato del villaggio". Nel 1835 aggiunge delle poesie d'amore e solo successivamente scrive quella sulla ginestra e "Il tramonto della luna"; in questo periodo corregge anche le altre. Ranieri pubblica quest'ultima edizione nel 1845. C'è molto materiale preparatorio che ha aiutato il lavoro degli storici della letteratura.

Forma letteraria
Non scrive in sonetti nonostante non fosse antiquato quel metodo; non sopporta le formule "chiuse". Sceglie forme diverse: endecasillabi sciolti senza rima, canzone leopardiana (endecasillabi e settenari legati da uno schema di rime aperte) in cui gioca con i suoni. "Il risorgimento" è una poesia con settenari in piccole strofe. Gli idilli si distinguono in piccoli e grandi a seconda delle dimensioni quantitative (non qualitative): sono delle riflessioni che partono da un'immagine e arrivano alla filosofia.

Introduzione ai principi di Claude Monet

Claude Monet (1840-1926)
Studio della luce

Nella prima parte e nell'ultima di una giornata le ombre sono accentuate ed hanno un maggior senso di tridimensionalità. Varia inoltre il colore della luce.
La luce naturale varia nel corso della giornata per intensità e colore a seconda della posizione relativa del sole rispetto all'oggetto.
All'alba la luce assume una colorazione rossa fino alle nove circa, successivamente fino a quando il sole arriva lo zenit diventa bianca e poi verso il tramonto comprende tutta la gamma cromatica dal rosso al blu.

Introduzione generale all'impressionismo artistico

Impressionismo (1874-1886)
Introduzione

L'impressionismo nasce come reazione all'imposizione accademica che invitava solo alcuni pittori ai saloni dell'autunno. Il fotografo Nadar organizza nel proprio studio a Parigi la prima esposizione che raggruppa i pittori impressionisti.
 
Temi
  1. L'interesse dei pittori impressionisti è concentrato sui vari attimi che sono percepiti dall'uomo della realtà circostante: loro quindi non descrivono un momento ideale nella sua perfezione ma si occupano di ricostruire i frammenti della realtà.
  2. Tecnica. Gli impressionisti utilizzano una pittura sintetica che si contrappone come metodo alla pittura analitica. Era infatti necessario un tipo di segno estremamente rapido che escludeva l'analisi dei dettagli.
  3. Soggetto. Per gli impressionisti il soggetto principale diventa la natura e l'iterazione con le mutazioni atmosferiche sia nella giornata sia nelle stagioni. Al contrario del romanticismo inglese che era interessato alla natura come strumento per arrivare all'infinito gli impressionisti si occupano di luce, colore e d'ombra.
  4. Gli spostamenti all'aperto introducono la necessità di avere quadri di dimensioni limitate e soprattutto definiscono una tavolozza precisa (gamma cromatica propria dell'autore) in quanto era impossibile riprodurre all'esterno la disponibilità di colori di uno studio.

martedì 4 ottobre 2011

Lucrezio: De Rerum Natura, l'amore atomico

Libro 4, versi di 1037-1120, 1141-1184
L'amore è un tentativo di possedere una persona: tutto ciò che possiamo prendere sono dei flussi di atomi, dei simulacri. Quando ricaviamo il piacere, il desiderio non è saziato completamente ma continua sempre. Se l'amore non è saziabile non bisogna pensarci troppo e cambiare obiettivo. Si cerca di far male all'altro/a per espiare il proprio dolore; ciò che provoca sofferenza non può toglierla. Ci si può sfamare per sopravvivere ma non per completare il desiderio amoroso. Questo vale per gli amori felici; per quelli infelici invece ci sono altri innumerevoli problemi. L'amante non vede l'amata con occhi razionali ma ne vede solo i pregi anche tra i difetti. Quella è una donna come un'altra, inoltre abbiamo vissuto senza lei senza pensarci prima, quindi probabilmente non ce n'è necessità.

Leopardi: riflessioni sul male dell'esistenza

Leopardi ritorna sull'idea della provvidenza: tutto sembra congegnato in natura perché la natura sopravviva; Giacomo però è contro tutto questo.
  • Le bellezze della natura sono solo la punta di un iceberg di tutto ciò che cerca di nascere ma non trova le condizioni adatte. La natura cresce dove può, la maggior parte non sopravvive; quindi il piano non salvaguarda tutto ma solo una piccola parte: ovvero il piano non c'è o è fallimentare. Questo è vero ma a nessuno importa.
  • Il male è il senso di tutto ciò che esiste poiché ogni cosa è male. L'individuo esistendo entra in un circolo di fatti che porta alla propria distruzione. L'unica certezza che riusciamo a provare è la distruzione di tutte le cose che ora esistono. Tutto ciò che sperimentiamo, esiste ed è finito. Ciò che non esiste invece è infinito, illimitato. La purezza, la perfezione sono nel non esistere; l'esistenza è un'imperfezione, un neo di quella perfezione che possiamo solo pensare.
  • Leopardi scrive per se stesso perché un giorno possa autocompiacersi di ciò che aveva fatto da giovane. Spera che da vecchio possa riscaldarsi con le opere della sua giovinezza.
  • Lui non ha nulla contro gli uomini, lui è contro la natura di ogni cosa. L'odio non serve, ma un lamento si.
  • Noi non siamo nulla, non sappiamo nulla, non abbiamo alcuna speranza dopo la morte. Crediamo di essere più forti ma in realtà corrispondiamo a nulla.

Introduzione al romanticismo filosofico dopo Kant

Il periodo romantico nella filosofia
Kant lascia un problema: dualismo dell'uomo e del mondo. I romantici cercano l'unità tra i due mondi: fenomenico e noumenico. La critica del giudizio è il manifesto dei filosofi romantici. L'esperienza del bello e della finalità nella natura non riescono da sole a farci oltrepassare i limiti posti tra l'aspetto fenomenico e noumenico. Il noumeno non è mai stato negato da Kant; i noumeni sono la cosa in sé che limita la conoscenza. I post-kantiani avranno un acceso dibattito sull'esistenza dei noumeni poiché non potendoli conoscere è come se non esistessero: tutto ciò che c'è è quello che appare a me come entità trascendentale. Non c'è più realtà vera e rappresentata ma solo quest'ultima che viene creata dall' Io penso che diventa il creatore di ciò che sperimentiamo: l' Io penso diventa Io creatore. Diventa un Io assoluto (ab soluto), infinito e con molte capacità in più. Fichte radicalizza le posizioni di Kant e rende l' Io assolutizzato e produttore della realtà. L' Io è finito per via della realtà esterna ma è infinito perché la produce.
Novalis costruisce a livello poetico una teoria parallela a Fichte; parla di un idealismo magico; è il principale esponente delle idee romantiche in poesia.

lunedì 3 ottobre 2011

Il pensiero di Marx: un messaggio messianico del 1800

Marx
Fino a quel momento i filosofi cercavano di capire il mondo, Marx dice che bisogna cambiarlo: filosofia della prassi.
Materialismo storico: a determinare le manifestazioni della società, non deve essere il pensiero ma le condizioni materiali della vita e la struttura economica (struttura della realtà); questa è la base di ogni altra sovrastruttura (religione, arte,...).
Marx ribalta la concezione di Hegel: non si cammina con la testa ma con i piedi. Da Hegel eredita però l'importanza data alla storia: tutto è sempre in moto, nulla di statico; è centrale la prassi. Storia significa movimento: tutto è in un divenire dialettico; le contrapposizioni sono continue e senza conciliazione. Per Hegel invece c'era una conciliazione dopo lo scontro; per Marx la lotta è tra classi (che possono anche cambiare nel corso del tempo): nell'età a lui contemporanea c'è lo scontro tra borghesia e proletariato. La frattura si crea per lo sviluppo continuo dei mezzi e delle necessità, il problema sono i rapporti sociali che faticano a cambiare al passo con lo sviluppo restando fossilizzati; cambiano i modi di produzione e devono cambiare anche i rapporti tra capo e operaio che determinano poi i rapporti nella società. Dentro ogni epoca c'è una contraddizione: cambiano i mezzi, cambiano i bisogni (anche indotti), cambiano i modi di produzione ma i rapporti di lavoro tendono a rimanere uguali. Chi ha il potere da prima, cerca di mantenerlo fossilizzando la socialità. Il conflitto tra classi deve arrivare all'apice con il massimo della conflittualità.
Il sistema economico capitalistico ha delle falle interne che porteranno la sua autodistruzione. Lo scopo ultimo è eliminare le classi e quindi il conflitto: lo Stato sarà eliminato perché borghese. La sua è una visione "messianica" che deve essere realizzata in questo mondo non dopo.
È considerato uno dei padri dell'ateismo: la religione illude le persone che la giustizia arrivi da un'altra parte; bisogna agire per cambiare qui ed ora."La religione è l'oppio dei poveri (popoli)." Per Marx la proprietà privata non è un diritto; il capitalismo si alimenta di plusvalore. Il plusvalore è quel lavoro in più che non viene corrisposto all'operaio e che quindi secondo Marx fa guadagnare in modo losco il capitalista: il rapporto tra salario e ore non è rispettato. Il salario copre solo parte dell'orario di un operaio. Il lavoro è una merce con un valore e una qualità: produce altre merci. Il salario è determinato in base ai bisogni fondamentali dell'operaio, ciò che gli serve per sopravvivere.

Ogni merce ha un valore di scambio (quantità di lavoro socialmente necessaria per produrla) e un valore d'uso (ciò per cui serve). Il valore non varia in base al principio della domanda/offerta ma in base al valore di scambio. Tutto quello che è separato dal lavoro di produzione è feticcio: qualcosa considerato indipendentemente dal lavoro di produzione.