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venerdì 5 agosto 2011

Parini - Il Giorno, La vergine cuccia

Il giorno
Il nobile è visto come un semidio, il precettore è un umile servo: le caratteristiche sono estremizzate. Anche il linguaggio è estremizzato nella sua antichità.
 

Una dama animalista: la vergine cuccia
Si è ad un banchetto; interviene un vegetariano, si parla dell'amore per gli animali e si finisce a parlare del misfatto. Un servo da un calcio al cane della padrona e viene cacciato, il cagnolino viene descritto in modo epico; tutta la situazione è descritta epicamente. Il servo morso del cane scaccia quest'ultimo che guaisce e attira i servi dal basso e le damigelle accorrono dall'alto. Il cagnolino sembra chiedere vendetta e la ottiene. Il servo nonostante avesse una buona carriera lavorativa viene cacciato e non riuscirà ad ottenere lavoro e sarà costretto a mendicare. Il cagnolino quindi con questo sacrificio sarà placato nella sua ira. Il riferimento voluto alla mitologia costruisce un carattere ironico nel cagnolino e nel comportamento dei nobili.

domenica 27 marzo 2011

Parini - Odi, La caduta

La caduta: autoritratto Pariniano
Parini cade per strada e una passante lo aiuta, poi questo incomincia a parlargli: "se sei un poeta tanto famoso perché non hai neanche una carrozza per andare in giro? Poiché non hai una cerchia di amici potenti, non basta che chiedi ai potenti per cui scrivi un aiuto?"; gli consiglia di scrivere qualcosa che piace ai potenti in modo che lo paghino. Per il poeta però la dignità è più importante dei soldi. Il passante gli consiglia anche di usare la corruzione per trarre dei vantaggi, Parini risponde però che il buon cittadino è colui che accetta la sua posizione e si comporta con dignità anche possedendo poco e inoltre che lui scrive per se stesso e risponde solo alla sua coscienza. Il linguaggio dell'ode è molto ricercato puntato più al latino che all'italiano. L'immagine che arriva dall'ode del Parini è considerabile prerivoluzionaria poiché comincia a porre il concetto di merito: bisognerebbe raggiungere posti di comando per le proprie capacità. In questo periodo diventerà famoso per la sua coerenza.

Giuseppe Parini

Giuseppe Parini
Nasce nel 1729 da famiglia borghese e per sistemarsi diventa seminarista. Comincia a scrivere in una corrente particolare: l'Arcadia. Gli arcadi erano stufi della poesia barocca; scrivono una poesia semplice che si rifà ai classici e scrivendo poesie pastorali. Sono organizzati in accademie dove si ritrovano e si "divertono" a leggersi le poesie.
Parini diventa precettore di rampolli di famiglie benestanti e riesce ad entrare in contatto con gli illuministi; scrive poesie riferite all'attualità ma con schemi classici (parla dei romani con temi attuali). Incomincia a lavorare su un maggior poema: "il Giorno". Poema in cui mostra la vita inutile dei nobili; diventa un forte esponente della critica borghese contro la nobiltà. Il poema descrive la giornata di un nobile ed i suoi cosociali in modo elegante.