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sabato 13 agosto 2011

Il romanticismo dialettale: Carlo Porta

L'Italia è in una condizione di arretratezza rispetto all'Europa soprattutto in ambito sociale. E' molto sviluppata la poesia dialettale: Carlo Porta ne è un famoso esponente.
Carlo Porta
Vita tranquilla da impiegato nell'amministrazione di Milano ma ha la passione della letteratura; la sua scrittura in dialetto non gli assicura un grande pubblico. La poesia viene anche da una forte consapevolezza della tradizione da cui si arriva, non è solo l'espressione dei propri sentimenti. La tradizione dialettale non è forte quindi scrivere in dialetto vuol dire essere libero da vincoli strutturali. Il milanese è un limite (per il pubblico) ma Porta lo utilizza con una padronanza straordinaria.
La preghiera
Si parla della richiesta di una matura nobildonna milanese (come quelle descritte da Parini) piena di sé e stupida. L'introduzione parla del fatto futile; non c'è più rispetto per la nobiltà: lei va in chiesa in tutta pompa, si spaventa vedendo uno straccione, perde l'equilibrio e cade, la gente ride; lei indispettita va in chiesa e formula una preghiera: ringrazia Dio per averla fatta nobile e perdona quelli fuori; alla fine esce e dà loro l'elemosina. Il particolare della poesia è la descrizione di Donna Fabia Fabron de Fabrian che si sforza di parlare italiano conoscendolo poco; cerca di parlare ancora meglio in chiesa.
Il linguaggio è stratificato tra il milanese e un italiano misto al dialetto. Nell'introduzione c'è un crescendo di malefatte in cui il culmine è il mancato rispetto ai nobili. La preghiera è invece il culmine dell'ipocrisia nobiliare e del linguaggio che in quel momento è molto simile all'italiano.

Il sonno del romanticismo italiano spiegato da Madame de Staël

Madame de Staël - Svegliare la cultura italiana da un <<sonno oscuro>>
Itrattenitrice nei salotti e figlia del ministro delle finanze di Luigi XVI.
Consiglia agli italiani di guardarsi intorno e di non continuare a lamentarsi. Gli intellettuali di un paese non devono accontentarsi solo della loro letteratura, ma devono acculturarsi anche con quella degli altri stati. Bisogna leggere le trauzioni per capire nuove forme. Omero ha il vantaggio di essere stato il primo poeta epico; viene da un mondo primitivo in cui i problemi sono affrontati diversamente. L'opera di traduzione del Monti è mirabile e deve essere presa d'esempio; tradurre una poesia è come suonare una musica con due strumenti diversi: tutte e due belle esecuzioni anche se diverse. Consiglia di tradurre le poesie recenti d'Europa in modo tale che il lavoro sia di emulazione e non di imitazione. Inoltre consiglia di tradurre opere di teatro che si arricchirebbero con la musica italiana. Viene citato Metastasio che era uno dei migliori librettisti dell'epoca precedente che passo molti anni da Maria Teresa d'Austria.

venerdì 12 agosto 2011

Il pubblico nel romanticismo secondo Berchet

G. Berchet - Una letteratura per il nuovo pubblico borghese
Iniziatore della polemica romantica in Italia.
Tutti gli uomini hanno facoltà poetiche: molti facoltà passive, pochi facoltà attive. Quelli che sono attivi sono molto differenti ma non potrebbero avere successo se non ci fosse la passività altrui che apprezza la poesia. Il problema è che non tutti hanno passione poetica. Un Otentotto in quanto primitivo non ha la capacità di comprendere la poesia; un parigino colto e raffinato quando legge una poesia non si lascia conquistare ma la analizza con il raziocinio. Tutti e due sono criticati da Berchet che capisce che esiste un problema di pubblico. La poesia non viene capita dal primo e il secondo non si lascia trasportare dal cuore e dalla fantasia.

Introduzione al romanticismo italiano

Romanticismo in Italia
In Italia la letteratura si rivolge a pochissimi per tradizione; il linguaggio è pieno di forme antiche che rievocano l'epoca classica. In ambito sociale la società italiana è arretrata rispetto al livello europeo: no rivoluzioni e poca industria. Incomincia a nascere un senso nazionale dopo l'invasione francese. In Italia i romantici sono gli avversari dei classicisti, si definiscono così per unirsi i romantici europei nonostante i temi diversi. Milano era l'epicentro dell'Illuminismo, i nuovi romantici cercano di parlare al popolo che può contare qualcosa in quanto a potere invece che ai soliti intellettuali.

martedì 9 agosto 2011

Ab Urbe Condita - La conquista delle donne

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Augusto nonostante il periodo di pace non era riuscito a combattere la corruzione materiale e morale. Livio a differenza di Sallustio scrive la storia per contemplare il passato di Roma senza pretese di essere incisivo nella politica a lui contemporanea dominata dalla figura di Ottaviano.
L'exemplum è una storia a sé con una morale profonda che è il vero scopo della presenza di questo tipo di narrazione.

La conquista delle donne
I romani all'inizio avevano chiesto il diritto di sposarsi con le donne di altri popoli in maniera diplomatica; gli altri però non li avevano presi sul serio. "Lo Stato romano era così valido da essere pari in guerra a qualunque delle città confinanti, ma a causa della mancanza delle donne la potenza non sarebbe durata oltre una generazione; poiché non vi era speranza di figli in patria né di sposarsi con straniere. Allora secondo la decisione del Senato, Romolo mandò ambasciatori ai popoli vicini per chiedere alleanza e diritto di matrimonio dicendo che: anche le città come le altre cose nascono da umili origini e successivamente qualora la loro virtù o gli Dei siano favorevoli, acquistano grande importanza, ora era chiaro che all'origine di Roma gli Dei erano stati propizi e il valore non sarebbe mancato, perciò si chiedeva che questi popoli non disdegnasero di mescolare il loro sangue con quello romano. Da nessuna parte questo venne ascoltato con benignità, anzi a tal punto lo disprezzarono ma allo stesso tempo temevano la potenza romana futura. A coloro "(gli ambasciatori)" che chiedevano venne chiesto perché non avessero dato il diritto d'asilo alle donne "(all'inizio dello stato romano fu dato asilo ai criminali dei popoli vicini, in questo modo avrebbero potuto prendere anche le donne di dubbia moralità)", così avrebbero potuto organizzare matrimoni degni di loro. A questo punto la gioventù romana non sopportando l'insulto pensò ad agire. Per fare in modo che arrivasse il momento propizio per l'atto di forza, Romolo organizza dei solenni giochi equestri per Nettuno che chiama Consuali. Ordina che siano avvisati i popoli vicini; i romani fanno divulgazione con tutti i mezzi a disposizione per rendere la cosa famosa. Molti uomini arrivarono anche per vedere la nuova città, soprattutto dai popoli vicini [...] anche i Sabini con i figli e le mogli. Accolti in maniera ospitale nelle case romane, dopo aver visto le mura e gli apparati difensivi, rimangono stupiti della crescita della città. Quando arriva il tempo dello spettacolo, ecco che scoppia un tumulto e la gioventù romana comincia rapire le vergini, anche le prime che trovano; altre considerate bellissime e quindi destinate ai senatori vengono prese da dei plebei incaricati dagli stessi senatori di prendere le donne per loro. Una che più di tutte era considerata bella, rapita da un gruppo di persone, siccome in molti chiedevano il perché del rapimento, costoro rispondono che era per Talassio."

Talassio divenne in epoca successiva un'esclamazione tipica nei matrimoni.

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domenica 7 agosto 2011

Romanticismo: popolare e nazionalistico

I romantici hanno la caratteristica di rivolgersi al passato in contrapposizione all'illuminismo. Un altro interesse è la cultura popolare che non è stata vagliata dalla ragione e quindi mantiene una forma istintiva. Letterati che ricercano queste culture e tradizioni sono i fratelli Grimm in Germania; le fiabe sono come i poemi antichi con trasmissione orale di generazione in generazione e i Grimm le trascrivono fedelmente (scegliendo la versione migliore). Dei canti popolari se ne occupano Achim von Arnim e Clemens Brentano che pubblicano tre volumi. Il popolo ripreso dal romanticismo maturerà un'idea di nazione che farà cadere i grandi imperi multietnici.