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lunedì 28 marzo 2011

Riforme illuministe nell'impero asburgico

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L'imperatrice Maria Teresa insieme a Kaunitz organizzò lo Stato in termini di correttezza e competenza. Tra le varie riforme si nota il catasto, la censura passata dalla Chiesa allo Stato, l'obbligo di avere 24 anni per entrare in ordini religiosi, l'abolizione dell'inquisizione, lincentivazione dell'istruzione primaria obbligatoria (anche scuole per i maestri); i padri scolopi sostituiscono i gesuiti nell'insegnamento.
Con Giuseppe II si ha una forte giurisdizionalismo, soppressi gli ordini contemplativi vengono istituiti seminari statali per l'istruzione del clero; attivata l'emancipazione degli ebrei ridando loro dei diritti. Viene introdotto un nuovo codice penale con limitazione della pena di morte e soppressione della tortura.
Italia: Lombardia e Toscana sono campo di sperimentazione asburgico.
Toscana: con la libertà del commercio dei grani il prodotto può essere commerciato con altre regioni dello Stato cosa prima impossibile. Vengono compiute bonifiche che permettono una sanificazione e rimessa alla produzione delle terre paludose. Le livellazioni (o allivellazioni) fallirono ma, rimase la mezzadria. Il progetto costituzionale di Pietro Leopoldo si interrompe per la successione all'impero: voleva mettere sullo stesso piano il re ed i cittadini. Decentramento del governo in sede locale ai municipi (eccezione nel quadro europeo).
Lombardia: oltre a molte riforme in comune con la toscana, il catasto fu la riforma più produttiva per la nota capacità di rendimento dei lombardi.


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