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giovedì 19 maggio 2011

Foscolo: Solcata ho fronte ; In morte di Fratello Giovanni

Foscolo si aggrappa ad illusioni per estraniarsi ai problemi della vita reale. Abile nel scrivere sonetti.

Solcata ho fronte
È una descrizione dell'autore sia fisica che psicologica. Sonetto costruito attraverso l'elencazione. L'aspetto fisico è da vecchio, pallido, denti puliti, buon fisico; vestito semplicemente, veloce nei passi e nel pensare. "Sobrio, umano, leale, prodigo, schietto": breve descrizione della sua personalità. Il mondo gli è avverso sia psicologicamente che attraverso pene fisiche (risse, botte). Vive con l'istinto ma riconosce la ragione; solo la morte gli darà riposo e forse la fama che in vita la società non gli riconosce. È una sola frase che però è divisa molto chiaramente anche attraverso gli elenchi di caratteristiche. L'autore deve cercare di capire come vuole essere visto, come vuole rappresentarsi.

In morte del fratello Giovanni
dopo aver perso una guerra il fratello per disonore si suicida. Ci sono riferimenti ad una poesia di Catullo; l'autore nonostante il tema parla di se stesso. Foscolo ha un'esperienza di fuga da dove vive (rimpiange anche la Grecia). La prima cosa che sottolinea è l'esilio e il fatto che forse non riuscirà mai a vedere la tomba del fratello (il fiore rappresenta la giovinezza). La madre viene rappresentata anziana e che parla, con un morto, di Ugo; il soggetto però non può essere con lei. Ugo capisce le avversità della vita e prega di raggiungere la quiete nella morte; questa è la sua ultima speranza. Prega le genti che lo hanno esiliato che diano le sue ossa alla madre.

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