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venerdì 4 febbraio 2011

Teatro dialettale - In veneto

Il teatro dialettale
storie realistiche, basate sulla realtà quotidiana; la lingua dialettale non ha modelli forti come il toscano (lingua nazionale) quindi lo scrittore può inventarsi nuovi modelli ma anche espressioni. È un po' "l'opera buffa" del teatro rinascimentale.

La Veniexiana
Le confidenze notturne di Angela

Angela è una vedova che cerca di conquistare un ragazzo non veneziano contendendolo ad un'altra ragazza. Lo schema è inedito per le protagoniste donne. Prima volta in cui vengono espressi sentimenti femminili. La scena è attiva e molto gestuale.

Angelo Beolco (Ruzante)
Attore che scriveva per se stesso; figlio illegittimo di un ricco padovano. Diventa amico di un altro ricco Alvise Cornaro che lo prende tra i suoi artisti. Scrive in dialetto pavano (dialetto dei contadini del padovano nel cinquecento); i personaggi sono contadini.
Commedie anomale rispetto la tradizione.

L'incontro con la Gnua
Ruzante è tornato dalla guerra; Venezia ha perso tutta la terra ferma: i nobili cambiano sponda mentre i contadini rimangono fedeli a Venezia e si rivoltano. Alla fine la guerra finisce in pareggio.
Ruzante una volta vista la situazione della battaglia, scappa tornando a Venezia. Incontra un suo amico che lo prende in giro; incontra la sua donna che nel frattempo è diventata una escort e poiché guadagna molto non lo rivuole più. Arriva il protettore di lei che lo picchia; l'opera si conclude con un dialogo tra Ruzante e il suo amico Menato. Formalmente è una commedia ma si notano elementi tragici e violenti che stonano nello schema classico della commedia.

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