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domenica 28 agosto 2011

Temere il principe, il potere per Machiavelli

Niccolò Machiavelli - Essere amati o temuti
Sulla crudeltà e sulla pietà, e se è meglio essere amato o temuto.
Il principe in teoria dovrebbe essere pietoso ma non deve usare male la pietà. Prende come esempio Cesare Borgia che con la crudeltà teneva in piedi uno stato nuovo, mentre i fiorentini avevano difficoltà. Il principe non deve preoccuparsi dell'infamia; se ci sono dei disordini si prendono dei responsabili e si fanno finire le confusioni salvaguardando la sicurezza dei più. Però prima di amazzare i responsabili bisogna essere sicuri di ciò che si stà facendo e che le conseguenze non siano peggiori della situazione iniziale. Sarebbe bene essere sia amati che temumti ma in mancanza di una è meglio essere temuti. Quando il principe può concedere cose tutti lo amano; quando ha bisogno di qualcosa per se, i sudditi spariscono. Se il potere si salda sul timore invece i sudditi avranno paura a disobbedire; quindi è meglio essere temuti per mantenere il potere. Timore non vuol dire odio ma se il principe comincia a prendere i soldi i sudditi lo odieranno (si dimentica prima la morte del padre che il fatto che qualcuno ci ha preso dei soldi). In guerra il principe deve essere al massimo crudele (come lo era Annibale con il suo esercito) perchè altrimenti non si riuscirebbero ad evitare eventuali rivolte.

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