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domenica 18 dicembre 2011

Hegel: la ragione è la realtà

Il finito è risolto nell'infinito; prima si affermava che l'infinito esiste perché c'è il finito; Hegel afferma che l'infinito è il primum cioè la causa dell'esistenza del finito. Il vero è l'infinito, l'intero (essenza che si completa mediante il suo sviluppo), la totalità. "Tutto ciò che è razionale è reale e ciò che è reale è razionale": affermazione speculativa. Pensiero ed essere coincidono quindi anche razionale e reale; "l'idea o ragione che è lo spirito come automovimento è identità di ragione e realtà"; la ragione non è astrazione ma è la forma stessa della realtà ed è identità di essere e dover essere: ciò che esiste è ciò che razionalmente esiste. La ragione governa il mondo e lo costituisce; il logos è lo scheletro autostrutturantesi della totalità.
Ciò che è reale è razionale poiché la realtà non è caotica ma frutto di una struttura razionale: si manifesta in maniera inconsapevole nella natura, consapevole nell'uomo. La filosofia giustifica ciò che esiste: prende atto della realtà e ne comprende le strutture razionali; la filosofia è la "nottola di Minerva" che inizia il volo quando la realtà è finita, completata, al crepuscolo. Ottimismo storico per il giustificazionismo razionale della realtà. Gli aspetti accidentali non meritano di essere osservati poiché non sono realtà razionali; sono possibili, non reali come l'intende lui, poiché non seguono la triade dialettica.

Idea (in sé, fuori di sé, in sé e per sé).
In sé è la logica (tesi); fuori di sé si aliena, si oggettiva (antitesi); in sé e per sé è l'idea che torna in sé stessa (sintesi). L'idea è pensare ed essere insieme (valore greco), una coincidenza di pensiero e realtà. Il ritorno (in sé e per sé) è consapevole dell'uscita (fuori di sé) e quindi più forte. La dialettica in Kant è usata in senso negativo; Hegel recupera la concezione platonica in cui la dialettica era la somma via per l'assoluto, con Hegel diventa la strada della ragione.
Questa dialettica è infinita? Per alcuni (destra hegeliana) la dialettica termina ad un certo punto, per altri (sinistra hegeliana) la dialettica è infinita (anche se Marx pone un termine con il comunismo). Le divisioni nascono in ambito politico e religioso: la destra legge un termine con la formazione dello Stato tedesco, la sinistra no; la religione è caratterizzata dall'ateismo tecnico della sinistra che svaluta la religione come un mito, la filosofia prende quindi il suo posto, la destra invece dice che religione, arte e filosofia danno lo stesso messaggio e sono sullo stesso piano.

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