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domenica 18 dicembre 2011

Orazio: Odi, Inverno godi il presente

Inverno: godi il presente (Carmina 1, 9)
"Guarda come sia candido il Soratte a causa dell'alta neve e come ormai non sostengono più il peso di essa le selve affaticate e vedi come i fiumi si siano bloccati per l'acuto gelo. Dissolvi il freddo ponendo con abbondanza la legna sul fuoco e versa con più abbondanza, o Taliarco, il vino puro di quattro anni dalla Sabina. Tutto il resto lascialo agli dei, qui gli dei non appena hanno placato i venti tempestosi sul mare in burrasca nè i cipressi nè i vecchi olmi sono più agitati." Non ci si può opporre al destino o al volere degli dei; ci si accontenta di una dimensione ritirata. "Ciò che è destinato a essere domani, non domandartelo, e ciò che ti darà la sorte in giorni contalo tra guadagni, né ragazzo disprezza i dolci amori né le danze fino a quando rimane lontana da te, giovane e forte, la brontolona vecchiaia. Adesso si cerchino le piazze e il campo Marzio si cerchino i lievi sussurri durante la notte e si cerchi il gradito riso della ragazza nell'angolo più appartato e si ricerchi il pegno strappato da un dito che resiste solo per finta."

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