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sabato 28 gennaio 2012

Introduzione al pensiero del positivismo

Il modello sono la scienza e la fisica, che esprimono con leggi l'uniformità della natura per via delle sue relazioni di causa-effetto. In questo modo si può prevedere e si può arrivare a prevenire. In quel periodo nascono anche scienze intorno all'uomo che prima appartenevano soltanto alla filosofia; un esempio può essere l'antropologia, la psicologia e la sociologia che hanno un padre comune in Comte colui che fonderà le basi del positivismo. Tutte cercano di applicare il metodo della fisica alla psiche umana; si parlerà anche di statica e dinamica sociale. Il positivismo coinvolge diversi ambiti del sapere tra cui il diritto e la letteratura. Il narratore pretenderà di rimanere nascosto, estraneo ai fatti che narra e di fare una fotografia della realtà senza intervenire con i suoi commenti; da ciò nasce il verismo in Italia e il naturalismo in Francia. Per quanto riguarda invece il diritto il positivismo avrà influenze in diversi aspetti. Una persona quando nasce in un certo contesto economico, culturale, sociale seguirà di necessità sia biologica che sociale il suo destino già prescritto nella sua nascita. Si può quindi stabilire come l'uomo si comporterà e quindi prevenire le sue azioni anche in campo sociale. Si comincia a capire che bisogna studiare la psicologia sociale; bisogna capire come l'uomo si comporta quando è con gli altri rispetto a quando è da solo. Non è previsto il libero arbitrio del singolo ma tutti si comportano nello stesso modo nelle stesse situazioni e nello stesso contesto. In questo modo la libertà non c'è più, di necessità l'uomo si comporta solo in un certo modo.

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