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sabato 12 maggio 2012

Le folle: la società di massa

Le folle rendono istintive le singole volontà; si perde il senso di responsabilità e il singolo crede di essere immune. La massa non è prevedibile; l'elite viene distrutta da questo fenomeno poiché estranea alla massa delle personi comuni. Si parla di razze razionali e razze impulsive: i popoli latini sono più impulsivi, più femminili; quelli del Nord sono più razionali. C'è un'idea di onnipotenza della folla: l'individuo ha limiti nell'adempimento dei suoi desideri, la folla no. Le folle sono guidate dall'inconsapevolezza. La folla è un organismo momentaneo e nuovo. I dogmi religiosi sono sostituiti dai dogmi della folla, si lotta per l'uguaglianza assoluta che quindi diventa un dogma. In un certo senso i punti programmatici dei partiti sono i dogmi di queste organizzazioni. I partiti sono infatti frutto delle masse poiché sono un termine di controllo di queste. L'uomo medio diventa "il tipo generico che non si differenzia dagli altri". Ci sono attività che necessitano di doti speciali che un tempo erano amministrate dalle elite più o meno preparate e che ora le masse vogliono gestire con preparazione alquanto generica.

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