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lunedì 14 febbraio 2011

A proposito di Galileo Galilei

Galileo
Fisica: metodo ipotetico, deduttivo, verificativo.
Astronomia: sensate esperienze.
Galileo resta nel privato credente e non vuole dimostrare nulla a proposito della fede. Con Galileo l'universo è meccanicistico, è una macchina.
Critica gli aristotelici, non Aristotele, poiché sono diventati dei dogmatici ottusi che pensano solo in sillogismi.
Esperimento del gran naviglio: vivendo sulla terra non possiamo determinare se è la Terra che è immobile e gli altri corpi celesti si muovono attorno ad essa o se invece non sia la Terra a muoversi. Supponiamo di essere su una nave molto grande sotto coperta, riusciamo capire se la nave sia partita? no se la nave è in moto rettilineo uniforme.
Per Galileo la fisica è universale poiché la materia è unica per ipotesi -> cercando di verificarlo osserva che potrebbe aver ragione -> perciò solo quando un'ipotesi è confermata diventa teoria; si parla di verifica empirica. Con il cannocchiale scoprì le imperfezioni della luna. Puntando lo strumento su Giove scopre quattro dei suoi satelliti e quindi trova un altro sistema pianeta-satelliti (come Terra-Luna). Per affermare che la Luna non è un astro lui diceva che era opaca come la Terra e le sue fasi dipendevano dall'ombra dellaTerra; inoltre scoprì le fasi di Venere (che quindi non ha luce propria). Intuisce che la Via Lattea non sia altro che un insieme di stelle e pianeti.
La natura è uniforme altrimenti non conterebbe nulla apporre le leggi. Nella sua quantificazione si avvicina al pensiero degli atomisti. Nei tomisti c'è già un'uniformità dell'universo (Lex Aeterna) quindi la tesi di Galileo sull'uso di mezzi terrestri per osservare il cielo non è così strana. Si pensava già che l'universo fosse regolato da leggi comuni quindi potesse avere una materia comune.

Esegesi storico critica di Galilei: le scritture hanno la scienza del tempo in cui sono state scritte -> bisogna storicizzarle (analisi filologica). Già Origene (padre della chiesa) aveva capito che bisognava interpretare le Sacre Scritture in base al tempo della scrittura.
Linea essenzialista: ciò che si studia in natura è verità (non come Copernico che ufficialmente faceva solo calcoli); Galileo voleva essere considerato un fisico (celeste e terrestre).

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