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lunedì 14 febbraio 2011

La rivoluzione scientifica

La rivoluzione scientifica
Con il Rinascimento risorge anche la magia con tradizioni religiose del Medioriente; il culto del sole egiziano viene considerevolmente ripreso. La magia è stata l'incentivo a voler cambiare a piacimento la natura.
L'esperimento è una fase del metodo; ma la cosa importante è sempre l'aspetto razionale. Il sapere scientifico è teorico-creativo perché fa uso di ipotesi (matematiche soprattutto). Vengono ripresi pitagorici per la matematica nella natura. La scienza antica qualificava, la scienza moderna quantifica. Le categorie dell'atto e della potenza descrivono qualititivamente la realtà fisica; Galileo invece usa la matematica per quantificare la realtà fisica e quindi il mutamento.
Qualità primarie dei corpi: qualità su cui si può costruire un discorso oggettivo (qualità matematiche).
La scienza spiega come si muove il cielo la Bibbia come si va in cielo. Cartesio arriverà a negare l'idea di forza perché troppo finalistica.
Tolomeo seguiva la fisica aristotelica; Copernico mette in dubbio questo modello e ciò mette a margine la terra rispetto all'universo; l'uomo perde importanza e quindi la Chiesa ostacola le nuove idee. Copernico formula la sua ipotesi sul culto del sole; pare che le sue idee fossero ancora più generali: nell'introduzione del trattato di un suo allievo fa capire che il sole al centro spiegava meglio i fenomeni dell'universo con le leggi matematiche. Però non pretendevano di avere ragione ma era solo un'ipotesi che in ambito matematico funzionava.
L'età moderna ha minato delle autorità valide per secoli: il Papa ed Aristotele. C'è anche un intreccio con la riforma del 500; Galileo è accusato di essere filo luterano come Giordano Bruno. Giordano Bruno pensava che l'universo fosse infinito e che il nostro sistema solare non era unico; senza alcuna prova ma con l'intuito: Dio è infinito quindi anche ciò che ha creato sarà infinito (era un puro teorico). Nella tradizione aristotelica per studiare il cielo non bisognava usare i mezzi che si usavano sulla terra: Galileo semplicemente usa mezzi terrestri per osservare il cielo (in questa azione Galileo compie una specie di atto di fede) quindi l'esperienza doveva essere costruita.
Nel Rinascimento alchimia e magia tenevano per sé le scoperte; la scienza moderna invece comunica le scoperte che possono avere una lettura critica e dare ad altri basi di indagine verificate.
Autonomizzazione delle scienze dalla filosofia; la natura può essere manipolata per il bene dell'uomo. L'universo poiché macchina ha pezzi che se si rompono si possono sostituire. La visione organicistica invece fa dipendere il tutto alle parti e le parti al tutto.
Si usa molto lo scambio epistolare per aggiornarsi sulle scoperte. La nuova scienza è anche teorica, poiché gli ipotesi di partenza è fondamentale; l'esperimento è la verifica delle ipotesi. Esistono anche esperimenti mentali: gran naviglio, caduta dei gravi (nell'esperimento della caduta dei gravi per creare il vuoto bisogna immaginare l'assenza di attrito). L'esperienza scientifica deve essere supportata da strumenti costruiti razionalmente (sensata esperienza).
Si cercano le leggi non le essenze; la natura ha un ordine oggettivo (per la magia invece la natura può essere influenzata nel suo ordine dall'uomo). La natura ha un ordine causale (causa efficiente): viene cancellato il finalismo e proposto il modello meccanicistico (lo spirito è quindi dimenticato? sembra sia solamente isolato).

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