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mercoledì 5 ottobre 2011

Leopardi: Canti, Il tramonto della luna

Il tramonto della luna
Sicuramente è l'ultima poesia di Leopardi scritta e finita prima di morire. Ha una struttura quasi identica a quella del "passero solitario"; costruisce frasi molto lunghe. Il tramonto della luna è paragonato alla fine della gioventù. L'uomo dopo la giovinezza ha la vecchiaia e la morte; la natura invece avrà ogni volta un'altra possibilità con il sorgere del sole. Il perdere la giovinezza è un male di per sé.
La luce lunare è un'immagine poetica perfetta perché indefinita. Sparita questa "una (sola) oscurità la valle e il monte imbruna": si può notare una rima tra ("una" ed "imbruna"). In Leopardi c'è molta gente che lavora: "saluta il carrettier dalla sua via"; questo personaggio è ripreso dallo Zibaldone. Il paragone è aperto in modo ampio mentre è chiuso in tre versi (rima "tale" - "mortale"). Il viandante cerca una via ma man mano che invecchia si rende conto di essersi staccato dal mondo. Per Leopardi gli dei esistono e ci odiano: dopo la giovinezza ci hanno dato la vecchiaia per farci soffrire ancora di più. Il ritorno del sole è una forza in natura ma per l'uomo la luce non ricompare più ed è destinato solamente alla morte.

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