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domenica 13 novembre 2011

La Francia di Napoleone III

Dopo l'elezione di Napoleone III quest'ultimo compie un colpo di stato nel 1851; concede una nuova costituzione nel 1852 in cui prevede una sua presidenza di 10 anni; nello stesso anno a dicembre si dichiara imperatore. Tutti questi provvedimenti sono approvati ogni volta da plebisciti (oggi si direbbe votazione di tipo bulgaro per la larga maggioranza di approvazione).
Uso bonapartistico del potere: le decisioni vengono approvate attraverso plebisciti di piazza; la parvenza di democrazia non è effettuale.
Il suo carattere nella prima parte dell'impero è detto paternalistico: azioni demagogiche come la donazione di soldi o l'uso dei plebisciti. Ossequia il Papa per tenere calmi i clericali francesi. Difende il Papa con l'esercito dagli attacchi degli italiani fino alla sconfitta di Sedan contro i prussiani in cui non poté più far nulla. Il regime autoritario dura circa fino agli anni '60: aveva soppresso la libertà di riunione e di stampa. Nel 1858 Napoleone subisce un attentato da un anarchico italiano, un certo Orsini; subito dopo Cavour cerca di cogliere quest'occasione convincendo Napoleone ad un accordo di difesa del regno di Savoia con i patti di Plombieres in quanto l'Italia poteva essere un pericoloso covo di anarchici. Plombieres era la conseguenza di un fatto avvenuto 2 anni prima. Nel 1856-1857 avviene una guerra in Crimea in cui partecipa anche il Piemonte con Francia e Inghilterra. Lo scoppio del conflitto era stato causato dall'occupazione russa di Valacchia e Moldavia; in questo conflitto nasce e si mette in mostra il corpo dei bersaglieri. La Pace di Parigi è il momento adatto per una vetrina sulla situazione italiana e Cavour è abbastanza furbo da saperlo. I patti con Napoleone III prevedevano l'intervento francese in caso l'Austria attaccasse i Savoia: in caso di vittoria, la Francia si impegnava a lasciare Veneto e Lombardia ai piemontesi i quali a loro volta avrebbero lasciato alla Francia la Savoia e Nizza; si sarebbero formati 3 regni in Italia: a Nord i Savoia, al Centro e al Sud Italia una confederazione guidata dal Papa con i Borboni e il Papa stesso. Il Piemonte venne attaccato dall'Austria su istigazione di Cavour (esercitazioni militari al confine) e la Francia secondo i patti dovette intervenire. Nonostante le sconfitte subite dai Savoia, Napoleone vinse le battaglie fondamentali ma si fermò alla Lombardia; i patti quindi rimasero rispettati a metà. Nizza e Savoia verranno date alla Francia solo quando Emilia e Toscana attraverso dei plebisciti richiederanno di entrare nel regno di Sardegna.
Napoleone a questo punto concede più libertà nel suo stato; si forma un'opposizione con a capo Thiers per i liberali e Leongambetta per i repubblicani. Questa è l'epoca del trionfo della borghesia, del positivismo, vengono allestite 2 esposizioni universali nel 1856 e nel 1867 in Francia, viene costruito il Canale di Suez dalla Francia con finanziamenti anche inglesi (gli introiti dei pedaggi saranno di queste nazioni fino al 1956 quando Nasser nazionalizzò il canale in modo tale che i profitti andassero agli egiziani); vengono create grandi banche per grandi finanziamenti per opere pubbliche; viene esteso il sistema ferroviario; Parigi viene ricostruita secondo nuovi canoni con grandi arterie stradali (protagonista è il barone di Haussmann): i vicoli troppo stretti facilitavano le rivolte; arricchimento della borghesia e speculazione edilizia.

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