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mercoledì 12 ottobre 2011

Introduzione alle rivolte del 1848 in Europa

Nel 1846 Cracovia è inglobata nell'impero asburgico. Degenerazione di Luigi Filippo d'Orleans che si chiude in una politica conservatrice; i Borboni, il bonapartisti e i repubblicani sono contro di lui. Nel 1831-1834 avvengono molti scioperi dei setaioli; nel 1839 c'è un'insurrezione guidata da Blanqui; il governo di Thiers sostituisce il primo ministro con Guizot che governa dal 1840-1848, Guizot cerca un compromesso per la politica interna e un'alleanza con l'Austria. Guizot: accelerò lo sviluppo borghese, completa la conquista dell'Algeria e inizia un'altra campagna coloniale nell'Africa nera.

1848 (primavera dei popoli)
La rivolta parte soprattutto dalla Francia ma in contemporanea anche da Vienna, Praga, Polonia, Ungheria, Cracovia, Germania, Prussia di Guglielmo IV, Italia. In Italia c'è la prima guerra d'indipendenza: Venezia, Milano, Roma, Firenze.
Dal 1845 al 1847 c'è una crisi in Europa; crisi tradizionale legata al settore agricolo per i cattivi raccolti (peronospera) causati dal pessimo clima; vi sono particolari disagi nelle città. Crisi industriale di sovrapproduzione tipica del capitalismo: provocata dalla mancanza di domanda; fallimento delle fabbriche e aumento dei disoccupati. Crisi finanziaria specie nel settore ferroviario che aveva dato meno profitti del previsto causando la caduta delle azioni: falliscono banche e piccoli azionisti. Crisi politica: in Francia richiesta maggiore democrazia e si impose anche la questione politica: conflitto tra socialismo e borghesia; negli altri paesi Austria, Germania, Italia: si chiede una costituzione o l'indipendenza dallo straniero. Gli unici paesi senza rivoluzioni sono l'Inghilterra visto il suo grado di avanzamento nell'ambito costituzionale e la Russia visto che la popolazione era troppo analfabeta.

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