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mercoledì 12 ottobre 2011

Le rivolte del 1848 in Francia

Cause della rivoluzione: dibattito socialista, proletariato forte, analfabetismo minore, forze di opposizione molto potenti, crisi economica, corruzione del potere. Campagna dei banchetti: riunioni conviviali dove si faceva propaganda politica. Guizot oppone un divieto ad un banchetto a Parigi e scoppia la rivoluzione tra studenti operai che trovarono l'alleato della guardia nazionale. Il 24 febbraio 1848 Luigi Filippo d'Orleans lascia il potere e nasce un governo provvisorio che prende provvedimenti democratici: suffragio universale maschile, abolizione della pena di morte per reati politici, accorciamento della giornata lavorativa da 11 a 10 ore, istituzione di ateliers nationaux (opifici nazionali) per operai disoccupati: appartengono allo Stato non agli operai come gli ateliers sociaux; affermazione del diritto al lavoro fine a se stesso: le fabbriche nazionali non necessariamente erano per la produzione di prodotti e quindi aumentano le tasse e la borghesia si agita; viene istituita anche un'istruzione elementare gratuita. Conflitto tra ala moderata e ala radicale: i primi non volevano gli opifici nazionali. Elezioni del 23 aprile: l'ala moderata vince perché i contadini influenzati dalle prediche dei preti non votano i socialisti atei per il governo. I socialisti furono esclusi dal governo. Nuovo esecutivo: abolizione degli opifici nazionali che scatena gli operai in giugno (per Marx primo esempio di lotta tra classi) in una rivolta vista con preoccupazione dai borghesi d'Europa.
Viene scritta la costituzione: non viene più nominata l'istruzione gratuita e il diritto al lavoro, viene istituita una sola camera dei rappresentanti, il presidente ha potere esecutivo, resta in carica 4 anni e controlla anche le forze armate. Nel dicembre del 1848 viene eletto Carlo Luigi Napoleone facente parte dei bonapartisti e alleato dei conservatori (partito dell'ordine) che diventerà Napoleone III. Vince grazie a una propaganda anti-operaia e anti-socialista; era nipote di Napoleone, figlio del fratello. Ex carbonaro con seguiti liberali. Nel 1850 si sfocia in una dittatura.

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