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sabato 28 gennaio 2012

Lo svolgimento della Questione Meridionale

Questione meridionale
Quando arrivano i garibaldini in Sicilia tutti pensavano che avrebbero avuto le terre borboniche. Con una legge del 1866 si stabilisce che dovevano essere pagate in contanti, mezzo che avrebbe dovuto incentivare i contadini. Vennero invece comprate dai latifondisti che avevano denaro liquido. Nelle regioni borboniche vengono sottratte alla povera gente la possibilità di servirsi dei boschi e dei pascoli, nelle terre ecclesiastiche e anche in quelle di demanio dello Stato; i diritti di Legnatico e Pascolatico vengono sottratti.
L'imposizione di nuove tasse per le guerre e per le spese: sistema di tassazione che colpisce i consumi, non i redditi. Viene introdotta nel 1868 la tassa sulla macinazione del grano, che coinvolge tutti. Le spese fatte dallo Stato nell'edilizia sono concentrate soprattutto al nord, nel Sud Italia non c'è sviluppo del suolo e zootecnico come al Nord.
Non vengono concessi prestiti dalle banche ai contadini. Si sentiva anche l'esigenza di favorire la ferrovia con uniformità di sviluppo nel paese.
Politica libero-scambista: i prodotti del Sud subiscono una doppia concorrenza: da quelli del Nord che costavano meno ed erano stati prodotti con tecniche più avanzate ma anche una concorrenza straniera ad esempio dall'America dove c'erano già le macchine che permettevano una produzione più intensiva e a basso costo. Il risultato è il costo maggiore dei prodotti provenienti dal Sud Italia.

Brigantaggio
Fenomeno che imperversa nell'Italia meridionale soprattutto dal 1861 al 1865, viene estirpato solo introducendo la legge marziale, la legge Pica nel 1863 estesa a tutto il sud; il meridione viene così militarizzato dai carabinieri sabaudi e si ha una specie di guerriglia villaggio per villaggio; il brigantaggio così diventa sostenuto dal mondo contadino, dai Borbone che erano andati in esilio a Roma dalla Chiesa e dal Papa che aveva avuto contatti con i Borbone (volevano tornare al governo del sud). La Sicilia però non partecipa a questo fenomeno; nonostante l'assenza di questo problema in Sicilia c'era già la presenza del fenomeno mafioso. In questa fase i borghesi liberali del Nord si interessano marginalmente al fenomeno del brigantaggio emarginando le masse contadine del sud rispetto al mondo operaio del Nord.

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