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domenica 18 settembre 2011

Le antinomie e la teologia in Kant

Teologia in Kant
Kant ritiene che la prova a priori non sia valida per l'esistenza di Dio in quanto è un giudizio analitico a priori che non da scienza ovvero conoscenza certa. L'esistenza è una categoria, quindi per Kant quello della prova a priori è un uso scorretto di tale categoria.
La dialettica è incapace di ricavare verità. La psicologia razionale (anima) erra poiché costruisce sillogismi scorretti: l'io delle premesse è usato con due significati diversi (sostanza, cogito). La cosmologia (mondo) erra poiché non si può fare esperienza della totalità del mondo quindi si finisce in affermazioni dette antinomie (tesi, antitesi). Prima antinomia: il mondo è infinito? Seconda antinomia: il mondo è semplice? Terza antinomia: c'è libertà? Quarta antinomia: ci sono cause necessarie? Le tesi rappresentano le idee dei razionalisti, le antitesi quelle degli empiristi. Le prime due vedono il mondo statico (matematico) le altre dal punto di vista dinamico. Teologia: la prova a priori sta alla base di quelle a posteriori quindi nessuna prova è valida; non si può nemmeno provare che Dio non esiste. Non si può dimostrare che esiste per via teoretica, esiste per via pratica ed estetica. La prova cosmologica pretende che esista un ente necessario però solo pensato.
Il noumeno è trascendente poiché è al di fuori della nostra conoscenza; nonostante questo la cosa in sé esiste.

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