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sabato 1 ottobre 2011

Introduzione al poeta latino Catullo

Catullo
Poeta che parla d'amore. Si occupa soprattutto di poesia alessandrina che fa pesare ogni parola per il significato totale. A Roma si formano infatti dei "poetae novi" che prendono spunto dalla poesia greca imitandola e facendole concorrenza. Catullo era da Verona figlio di una ricca famiglia; va a Roma per studiare dai migliori. Scrive di una grande storia d'amore con una certa Clodia (donna molto intelligente che faceva quello che voleva degli uomini) anche se più volte la loro relazione è molto complicata. Dai posteri viene chiamata Lesbia.

Odi et amo
Odia e ama allo stesso momento, si chiede il perché ma non sa rispondersi, però sa che è così e si tormenta per questo.

Per la mentalità romana è un autore difficile da accettare: accettano letteratura che parli di erotismo ma non letteratura sentimentale sull'amore (la ritengono "sconcia"). Questo fatto è da spiegare con la fondazione di Roma poiché all'inizio erano tutti banditi, assassini, stupratori; avevano necessità di donne e sono andate a chiedere ai vicini che però gli avevano risposto di ospitare anche le prostitute. I romani allora compiono il Ratto delle Sabine; i Sabini attaccano Roma ma le donne si mettono in mezzo perché si erano affezionate romani. Quindi a Roma l'uomo deve dominare la donna invece, amarla vuol dire uscire dal giusto modello (Catullo innamorato di una donna che non si faceva sottomettere, usciva da questi canoni; ma in altre poesie ritorna nel modello con un linguaggio molto esplicito).

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